Leo Records – CD LR 628 – 2012
Andrea Bolzoni: chitarre, live electronics
Dario Miranda: basso, live electronics
Daniele Frati : batteria, percussioni
Ci si potrebbero legittimamente attendere in apertura anche volumi di maggior impatto e morfologie di più spinta asprezza: ma Swedish Mobilia prende i suoi tempi per conformare il suo sound, senza lanciarsi all’offensiva di getto e permettendosi il gusto di qualche ruvida morbidezza, tra chitarra, elettroniche e vetrose percussioni, nell’aprire un discorso geneticamente molto intriso delle frange più border-line di quegli stilemi a ponte tra pop e jazz.
L’avant-garde, insomma, abita ancora qui, infittendosi di quell’atipica sacralità mai dl tutto estranea ad un certo progressive, lanciandosi con alte grida entro trance elettriche, rilucendo d’aure di più pensoso colore ed estatiche attese, lavorando – a nervi scoperti e mente piuttosto sgombra – di sintonie e d’ascolto.
Opera istantanea eppure progettuale, certamente d’ibrida cittadinanza, il colorito Knife, Fork and Spoon è una libera lezione costruttiva sui confini salutarmente mai fissati delle forme esploranti e in costante “movimento” – come richiama il Mobilia del nome collettivo.
Non poi un corpo estraneo, per impegno e spirito eversivo, entro la titolata discografia Leo Records, l’album palesa le consanguineità ravvicinate con il più acre e primordiale jazz-rock e il più ispido progressive, che del free ha istintivamente assunto il senso della scena e i sensi più cerebralmente intesi.
Piccolo ma risonante plafond ristretto, ma dalle estese visioni, sul quale la dinamizzata memoria s’embrica alla libera sonorità d’azione.