Alessandro Tedesco – Harmozein

Alessandro Tedesco - Harmozein

Blue Serge – BLS-050 – 2012




Alessandro Tedesco: trombone, live electronics, sequencer, clavinet, Fender Rhodes, tastiere

Giovanni Francesca: chitarra eletrica, live electronics

Davide Costagliola: basso elettrio, live electronics

Stefano Costanzo: batteria





Se riportassimo le note di copertina dell’album, scritte da Paolo Fresu, già avremmo un’idea di cosa aspettarci ascoltando questo terzo album da solista del trombonista Alessandro Tedesco.


“Un lavoro originale carico di energia, di humor, di suoni nuovi e di creatività”.


L’intero lavoro non riporta dei classici del repertorio jazzistico, ma otto composizioni originali e una cover dei Muse.


L’album nasce con… la morte. Elephant Funeral, il trombone che barrisce introduce una lenta marcia funerea. Un andamento cupo, costante fino alla fine ma che a tratti si apre in un commiato di rassegnazione, una sorta di resurrezione e dopo aver lasciato libera l’anima dell’animale, si ritorna al pianto. Oltre otto minuti che fanno perdere il senso del tempo. Sicuramente il brano più rappresentativo.


Si passa poi a Mercuriocromo con un ritmo sicuramente più movimentato, a metà brano parte un lungo assolo hard rock stile anni ’90 della chitarra ben sostenuto dal basso e dalla batteria.


Benzina Super, dal sapore funk un po’ retrò, ti porta a viaggiare nelle strade polverose oltreoceano.


A Carte Scoperte, il brano più “ruffiano” del disco. Un blues strampalato, da giocatore di poker di un film in bianco e nero che studia l’avversario con un sguardo ironico prima di scoprire le proprie carte.


In Insert Coin la mente ritorna a sentire quelle atmosfere anni ottanta, vissute più volte nei bar o nelle sale da gioco, con un funky rock e suoni tipici dell’epoca dei video games.


L’album si conclude con un bel brano introspettivo: Traiettorie del Tempo.


L’uso dell’elettronica in tutti i brani è ben calibrata e miscelata. Ogni effetto è scelto con cura e senza mai esagerare. Alessandro Tedesco, inoltre, nonostante Harmozein sia un album a suo nome, ha la capacità (che molti non hanno) di dare voce anche agli altri musicisti di potersi esprimere.


Un disco poliedrico pieno di rimandi musicali, una colonna sonora per una bella commedia.