Carlo Ditta Trio – Talkin’ About Mr. Green

Carlo Ditta Trio - Talkin' About Mr. Green

Wide Sound – WLK008 – 2012




Carlo Ditta: chitarra

Alberto Gurrisi: organo Hammond

Vittorio Sicbaldi: batteria





Non difficile a dirsi, la coloritura si muove caleidoscopicamente sui frammenti riflessi (e non) dello swing. Benché per consuetudine il “saltellare” sia imprescindibilmente legato ad una corposa sezione ritmica, – è altresì doveroso ricordare che i brani scelti non erano destinati ad un Organ Trio – in questo caso le linee di basso sono nelle mani (o sarebbe meglio dire “nelle dita”) dell’Hammond di Alberto Gurrisi, scattante e reattivo, che insieme all’attenta batteria di Vittorio Sicbaldi, non viene mai meno ad un vivo ed agile ritmo. Talkin’ About Mr. Green è un disco memore della poliedrica espressione musicale di Grant Green, la cui carriera segue un andamento prismatico, percorso che probabilmente avrebbe sancito il beneplacito per l’ensemble in questione, data la varietà melodica affrontata. Infatti sebbene il timbro swing sia predominante, non manca l’inclinazione al blues (Idle Moments) o i latineggianti I’ll remember April e Mr. Kenyatta. La molteplicità propria del repertorio artistico di Green è trattata con le dovute rifrazioni, delineate dall’ipertrofia delle tendenze musicali odierne; è mantenuto tuttavia l’afflato “passato” e primigenio del Nostro. Le cangevoli parvenze del dinamismo musicale sembrano non scalfire gli arrangiamenti che devono oltretutto fare i conti con la struttura triadica dell’ensemble, struttura che tuttavia riesce a portare avanti una densa sonorità, benché non fosse originariamente deputata all’esecuzione dei brani scelti.


Carlo Ditta, leva del trio, leader nonché chitarrista, attraverso una vigorosa presenza, favorisce uno svolgimento in linea comunicativa tra gli strumenti e non solo, infatti l’influenza di Green è palpitante tanto quanto è necessaria nell’atto dell’omaggio.


In conclusione, l’atteggiamento multicolore del disco ben si sposa con le battute leste e sollecite dello swing, non tradendo i grandi nomi del passato né le innovazioni o trasformazioni proprie del presente.