Roberto Magris Space Trek – Aliens in a Bebop Planet

Roberto Magris Space Trek - Aliens in a Bebop Planet

JM Records – – 2012




Matt Otto: sax tenore

Roberto Magris: pianoforte

Dominique Sanders: contrabbasso

Brian Steever: batteria

Pablo Sanhueza: percussioni

Eddie Charles: voce






L’apertura crepuscolare di piano solo di Roberto Magris in Blues Clues on the Lunar Sand ci introduce tra le note del nuovo progetto americano del pianista triestino. Aliens in a Bebop Planet, titolo alquanto inconsueto, che fa il verso a Sun Ra, è un lavoro che richiama gli echi del bebop attraverso una lettura moderna di un genere di jazz che ha rivoluzionato la storia di questa musica. Quello che si ascolta è jazz contemporaneo che a volte rispolvera tempi e sonorità legati ai fasti inaugurati dalla dinamica parkeriana. Un titolo da b-movie che fa gioco a un Magris dall’approccio post-moderno, libero di spaziare, improvvisare e riprendere, (A Night in Cydonia) all’interno di un genere consolidato spunti, temi, argomenti che gli permettono innanzitutto di far risaltare il suo pianismo raffinato, colto, percussivo e la sua capacità compositiva che gli ha permesso di incidere per una scrupolosa etichetta americana. Aliens in a Bebop Planet è un disco doppio in cui tredici dei diciannove pezzi presenti sono delle composizioni di Magris. I brani restanti sono delle cover, delle fresche riletture, di saldi pilastri di questo genere musicale come Nostalgia di Fats Navarro, Nobody Knows di Kenny Clarke e Giant Steps di John Coltrane.


Nell’avventura “aliena”, unico italiano, lo accompagnano un quartetto di provati e fidati musicisti americani ai quali aggiungere la voce blues del grande Eddie Charles. Aliens in a Bebop Planet è un episodio in due parti, dove Magris espone al meglio le sue idee attraverso un jazz che lo vede interprete ed esecutore totalmente privo di orpelli mentali e libero di esprimere una musica che restituisce all’ascoltatore la profonda passione, amore, e dedizione che il pianista triestino dedica alla sua idea di jazz, e che trabocca, nella sua bellezza, in brani come Across the Borders / Beyond the Faith, nel tratteggio delicato di On Cloud Nine, nel latin di Sat, nella giocosa title track, nello street bop di New Cos City, nel classico Cosmic Storyville, e per finire nei titoli di coda dell’ironico, danzante e simil funky/boogie Saturn San Ra.