Similado – Capriccio a Milano

Similado - Capriccio a Milano

Caligola Records – Caligola Historical Tapes 2166 – 2013




Albert Mangelsdorff: trombone

Roberto Ottaviano: sax soprano

Franco D’Andrea: pianoforte

Riccardo Bianchi: chitarra

Roberto Zorzi: chitarra

Ernst Reijseger: violoncello

Paolo Damiani: contrabbasso

Trilok Gurtu: percussioni

Alberto Olivieri: batteria





Un incontro milanese di fine anni ottanta tra musicisti diversi per provenienza e storia personale, per percezione ed esperienze maturate. Una testimonianza resa ancor più significativa se si tengono in considerazione i percorsi realizzati poi da ciascuno dei musicisti negli ultimi venticinque anni.


Similado è il nome della formazione, Capriccio a Milano riporta le sessioni in studio prodotte, nel gennaio 1989, dal chitarrista Roberto Zorzi e dal batterista Alberto Olivieri, musicisti veronesi presenti anche nella formazione. I brani erano stati pubblicati all’epoca su 33 giri dall’etichetta Elicona. E da questo disco provengono le tracce, segnate dal tempo purtroppo, che troviamo nel cd e che sono state composte in ordine da Franco D’Andrea (Andirivieni), Paolo Damiani (T.A.M Tam e Similado), Albert Mangelsdorff (Capriccio a Milano) e Roberto Ottaviano (Numen): cinque tracce dove però l’approccio collettivo e “situazionista” del nonetto porta ad una visione propositiva da parte di tutti i protagonisti.


Se la lista dei nomi ci propone musicisti affermati nella scena odierna, la geografia di questo incontro venticinque anni fa affiancava carriere in itinere, figure storiche e personaggi sulla cresta dell’onda. La musica è una fine combinazione di composizione e creazione estemporanea: intorno a figure ordinatrici e cellule sonore ben precise si aggirano battitori liberi, suscitatori di situazioni particolari e taglienti improvvisazioni. Una continua definizione di spazi espressivi si sviluppa nel disco, una costante mediazione tra estremi differenti: suoni elettrici ed acustici, scrittura e improvvisazione, differenze generazionali, pulsioni emergenti e riflessioni pacate.


L’incontro diventa una chiave presente poi nelle vicende successive dei componenti del nonetto: una sorta di punto di partenza per collaborazioni sempre rivolte, se non alla sperimentazione, alla definizione quanto meno di contesti non consueti. È quello che succede in Similado ed è quello che è successo in massima parte nelle vicende musicali de vari componenti del gruppo, prima e dopo quella registrazione.


Cinque brani sull’equilibrio sottile disegnato dalle tensioni creative citate in precedenza. Vero e proprio documento di un incontro tra almeno quattro generazioni, la riproposizione odierna di Capriccio a Milano ha il pregio di rimettere nel ciclo della “discussione” un momento – e, con un gioco di parole, un memento – importante, una lettura utile per mettere a fuoco idee, per tornare a rivedere un immagine “fotografica” dello sviluppo della scena europea dell’improvvisazione, nella tradizione degli incontri collettivi degli anni sessanta e settanta in un passaggio che unisce l’attenzione per la composizione agli slanci più radicali.


E se questa ristampa è dedicata alla memoria di Albert Mangelsdorff, scomparso nel 2005, il recupero avvenuto direttamente da una matrice non perfetta mette ancora più in evidenza come la necessità dell’operazione fosse tutt’altro che peregrina per non disperdere l’esperienza promossa da Zorzi e Olivieri.