Swiss Jazz. Plaistow – Citadelle

Swiss Jazz. Plaistow - Citadelle

Two Gentlemen Records – 2013




Johann Bourquenez: pianoforte

Vincent Ruiz: contrabbasso

Cyril Bondi: batteria





Trasferendo l’ascolto, subito dopo gli zurighesi Ronin e gli zurigo-bernesi Rusconi, al meno battuto versante dei cantoni francofoni, ci s’imbatte nei non meno interessanti Plaistow, ultimamente piuttosto fertili se, poco dopo gli EP su piattaforma digitale Lacrimosa e Ce qu’il reste à dire, del 2012, l’ottava uscita discografica Citadelle condensa in solidità uno stile e un senso della ricerca che il trio ginevrino ha impostato sulla “rivisitazione da cima a fondo del piano-trio in libertà da ogni costrizione stilistica” citando stilemi quali il minimalismo alla Reich e Glass, il world “open” di Rabih-Abou Khalil e la lezione di Shipp e Taborn, senza soggiacere comunque a nessuno di essi, ed elaborando un personale, arioso ed interrogativo stile.
Esordendo nel cospirativo e grottesco Chicago, segnato da plastica e vigorosa ritmica, ulteriormente svelandosi in implosivi fuochi d’artificio e livide melodie salmodianti (The Mission), quindi esponendosi lungo il “minimal” Lisa, mantrico e di rileyana veggenza, ed emergendo in grande, incisiva solarità (Les Oiseaux), la sequenza si stempera nelle inquiete attese e nelle esposizioni a levante dell’introversa, elaborata Orion, ma ci piace adottare piuttosto a “manifesto” degli estri e delle strategie creative del gruppo la nervosa sensualità di Sous la peau, segnato nelle catturanti circolarità dalle fluenze pianistiche e dalle ruvide asperità del basso, e attento a mantenere aperto un padiglione di trasversale fruibilità pop.
In freschezza e filante disinvoltura, che s’interfaccia anche a corposa meditazione, mercé l’alonatura degli accordi iterativi del piano, il groove aspro e persistente, le armonizzazioni cangianti, Plaistow prosegue nel far proprio un definito stile, concretizzando un’elettroacustica “d’incontro”, per cui è stata avanzata l’inclusione entro una piattaforma “post-jazz”, che ci sembra molto affine a quanto già affermavamo sulle più esplicite disposizioni al crossing-over di questa fresca tipologia d’innovatori, di bouquet complesso e stimolanti per tensione ma infine d’accessibile misura.




Link di riferimento: plaistow.bandcamp.com.