Niton – Niton

Niton - Niton

Pulver und Asche Records – 2013




El Toxyque: corde, ance, materiali sonori, elettronica

Luca “Xelius” Martegani: elettronica, regia del suono

Zeno Gabaglio: violoncello elettrico, elettronica






Pur avendo registrato un appannamento di fruizione pura, almeno dai tempi del suo maggior riscontro in àmbito pop, l’elettronica non è defunta o negletta, sembra anzi persistere nelle sue strategie, che non omettono gli opportuni aggiornamenti. In buona parte per le ragioni appena esposte sarebbe poco agevole indicare oggi movimenti di tendenza o figure di maggior protagonismo, ma se dobbiamo attenerci ai contenuti del presente ascolto, il trio Niton può dichiarare di aver ben appreso la dottrina e manipolarne a sufficienza i linguaggi, permanendo dichiaratamente sul versante “pop” del movimento elettronico.


Molti i possibili richiami della memoria: l’ala cibernetica del Krautrock con le sue derivazioni (deprecabile, detestata, tenuta a distanza e “sospetta” o no che sia stata), può certamente vantare propri letteratura e linguaggio, con tangibile e coerente evoluzione; fissando a paradigma quanto esemplificato da pagine (un nome tra i tanti) di un Klaus Schulze nelle visionarie e più eleborate pagine quali Sebastian in Traum o Dome Event, vi si riscontrerà quanto si sia catalizzato il cospicuo corpus di segni tratti dalle energie creative del sogno, a ponte tra misticismo avveniristico e meditazione attiva.


Con energie analoghe, non inferiori per tensione drammatica e pervasività (sia pure nelle peculiari traslazioni formali) Niton imbastisce e orchestra captando i flussi live, in purezza, della “intituitive music” (ossia affidata unicamente all’improvvisazione), e le emissioni sonore dei tre conformano flussi “concreti” e astrattamente descrittivi, di emotività sospesa e macerata, convogliando parcellizzazioni della matrice melodico-formale, scandendo entro ambience, post-progressive, rumoristica e veemenze “minimal” i materiali, che acquisiscono maggior corpo figurativo nelle due estese track centrali.


Non si scorgono rivoluzioni tangibili dei linguaggi già esperiti in questa forma, ma Niton non scarta il rischio di un sound non manierato né velato da filtri: collocandosi su un fronte piuttosto scoperto di forza comunicativa, questi attori di sperimentazione non sfigurano anzi si pongono in posizione alquanto avanzata nello stato dell’arte dell’Elettronica non di consumo e di prima linea.