Claudio Fasoli Emerald Quartet – Venice Inside

Claudio Fasoli Emerald Quartet - Venice Inside

Blue Serge – BLS-019 – 2009





Claudio Fasoli: sax soprano, sax tenore

Mario Zara: pianoforte

Yuri Goloubev: contrabbasso

Marco Zanoli: batteria





Il dipinto musicale di una città unica al mondo. Claudio Fasoli interpreta Venezia attraverso una serie di brani dagli accenti cameristici e lirici. Il sassofonista muove sin dalla costruzione della formazione – e, in seguito, nella disposizione dei temi – alla ricerca di un’atmosfera classica. Prevale la ricerca di ambienti rarefatti dove scrittura e improvvisazione si compenetrano in un lavoro di sottrazione e la presenza di spunti tematici precisi sui quali porre l’attenzione caratterizza l’andamento di Venice Inside.


Tinte delicate, romantiche in alcuni passaggi, malinconiche in altri, tratteggiate con mano leggera: Fasoli dipinge alla maniera degli impressionisti il ritratto della sua città natale e porta nelle frasi, nei temi, nei suoni le atmosfere veneziane, in un continuo suggerire. L’attitudine dei musicisti scelti mette in ancora maggiore evidenza l’obiettivo: le percussioni e la batteria spesso suonata con le mani da Zanoli, il lavoro con l’archetto sempre pregevole di Goloubev, il pianoforte di Zara mai sopra le righe, efficace nel legare e nel dare corpo alle armonie senza sovraccaricare il discorso complessivo.


Il quartetto riesce così a creare una voce coerente, presente in tutto il disco e, anche nei momenti in cui crescono i ritmi e l’intensità degli assolo, la formazione mantiene sempre presente il “canovaccio” di partenza, vale a dire l’idea di disegnare un quadro dai colori sfumati. Il ritorno, costante e volitivo, alle intenzioni fondanti, al racconto emozionale, alla fuga dalla ridondanza diventa il “punto centrale” della formazione. Basti pensare al dialogo tra pianoforte e sassofono che chiude il lavoro, una piccola suite divisa in due brani Cannaregio e Squero: un dialogo fatto di frasi sospese, di spazi e pause ampie.


Nel disco non mancano accenti esotici: Venezia porta dell’Oriente, punto di confluenza delle strade commerciali e delle relative spedizioni di mercanti ed esploratori. E la maniera scelta dal sassofonista per portare all’interno di Venice Inside l’elemento “orientale” rispecchia ancora, in assoluta coerenza, il modus operandi seguito nel disco: ogni passaggio è graduale, e privo di spigolosità.


Come afferma lo stesso Fasoli nelle note introduttive Venezia “è un clima emozionale, un miracolo, un concetto; è un clima ricco di storia e creatività, decadente e nello stesso tempo vivo e vibrante”. Le nove tracce entrano in tale clima e ne riflettono, attraverso suoni e melodie, le atmosfere rarefatte della città e le emozioni profonde del sassofonista.