Marco Valeri Quartet – The Apple

The Apple è il primo disco da leader di Marco Valeri e non dispiace, nel senso che sa di presente, suona contemporaneo, esprime vitalità atlantica e ritmi newyorkesi. Si può affermare che l’esordio è dei migliori, ci restituisce un musicista maturo e capace. The Apple ha un suono accattivante, viscerale, genuino, a volte aggressivo, diretto, perché mancano le rotondità armoniche, le smussature, che spesso sono date dagli interventi del pianoforte. L’interplay funziona, costruito sul dialogo/sfida tra tromba e sax, che inventano, improvvisano, spinti dalla forza propulsiva e ritmica di contrabbasso e batteria. Questo perché Lento e Tittarelli riescono a far “lavorare” le loro differenti culture jazzistiche alla stessa maniera di Ciancaglini e Valeri. The Apple è anche un lavoro di ricerca, costruito sulle effervescenti composizioni di Daniele Tittarelli (L.M., Zeman e Dagnele) e su quelle compiute ed efficaci di Valeri (Daehoidar, Marquinho e The Apple). I brani restanti sono degli standard (Five Will Get Ten di Sonny Clark, April in Paris di Vernon Duke, Half & Half del duo Jones/Garrison e Prince of Darkness di Wayne Shorter) dei quali Valeri da prova di essere anche un arrangiatore che ha idee e soluzioni.