Alessandro Fedrigo / Danilo Gallo – Live in Brno

Alessandro Fedrigo / Danilo Gallo - Live in Brno

nusica.org – o4 – 2013




Alessandro Fedrigo: basso acustico, effetti, voce

Danilo Gallo: basso elettrico e acustico, flauto, effetti, giocattoli






Il presente lavoro, se non è nei suoi propositi di perseguire il percorso e le canoniche estremizzazioni de L’Offerta Musicale di J.S. Bach forse, pensando ai locali Maestri, non si discosta poi diametralmente dalle ricerche armonico-contrappuntistiche di Zelenka, Stamic o Benda, sarà magari occorso che la creativa lungimiranza di costoro trovava dei freni oggettivi negli impedimenti formali dell’epoca, le cui ben più rigide separazioni merceologiche (e conseguenti ansie sui rispettivi dazi) non rendevano d’immediata disponibilità i sonagli del pupo o d’intuitiva fruibilità i dispositivi da riscaldamento domestico – ben diverse invece le considerazioni sul trattamento dell’epoca a favore del basso continuo (o “fondamentum”), attore caratterista ma mai marginale delle rese armoniche e timbriche dell’insieme.


Peraltro, anche nella scelta dei titoli, quei grandi Barocchisti avevano poche rémore nelle denominazione immaginifiche, facilmente incline al neologismo e mai davvero esente da tentazioni di franca demenzialità, anticipando con pedigree pertanto certe “trovate” dei Nostri, che non hanno esitato a incomodare l’adottivo idioma nel titolare a guisa di “Una varietà di idiozia”, “Scimmia sulla spalla” e via dicendo, oltre a diciture più piane, ma nemmeno mancando di chiamare in causa l’estinto e già così turbato in vita Franz Kafka.


Citazioni “ambientali” a parte, parzialmente complici i bigi preludi autunnali in terra céca di un recente soggiorno, la sinuosità delle poco innocue serpi in seno al laboratorio Gallo Rojo s’interfaccia all’attualmente meno ponderosa (soltanto per anzianità e numeri ) ma certamente operosa e in rapida crescita nusica.org di cui nemmeno potrebbero porsi in dubbio i caratteri di onestà intellettuale, crudo senso della ricerca e spiccata propensione all’azzardo, entrambe esponenti di forme di contributo di grande libertà ma dagli esiti sempre di positivo apporto al panorama discografico non soltanto d’orizzonte nostrano.


Parlare di “presa di rischio” per i due non è poi allarmante aspetto di novità, per l’attitudine fondante del loro rapporto quanto meno “esplorativo” nei confronti del mondo sonoro, e in quest’ora di libertà condivisa, anche con intelligente (e per certi versi poco evitabile) autoironia, i due si confrontano e ordiscono importando quanto hanno tratto, per vie se non complementari almeno alterne ed assortite (essendo forse il caso di ricordare quanto il non troppo abusato basso acustico abbia una vita e una fisionomia alquanto distinta dal basso elettrico) della fraseologia dei loro strumenti.


Rinvigorito dalle tensioni elettriche di Gallo, abitato dalle corde pastose e parlanti di Fedrigo, non scansando anzi incorporando la semantica molto fisica del ruvido gesto alla Bailey o Guy, contribuendo a quella mai particolarmente mediatizzata letteratura duale (Just so happens di Frisell-Peacock è, fra i molti, apparentabile, misconosciuto e citabile esempio tra quanto osato in àmbito di spericolate intimità di coppia), Live in Brno s’accaparra cittadinanza in quella mai troppo definita ma certo ampia contrada da “un’ora di libertà per le vostre orecchie”: le cageane esplorazioni radio, le notturne evasioni cosmiche, le incursioni iterative, la rumoristica “domestica” contrapposta alle lacerazioni emotive, le esplorazioni e gli assetti animaleschi delle voci strumentali, segnano un nuovo capitolo di quelle produzioni orgogliosamente “a margine” (né il più implicativo aggettivo border-line “suonerebbe” inappropriato) che, quanto ai due strumenti in ballo e contorni annessi, potrà svelarne più spregiudicate facce (rimanendo voci, caratteri e potenzialità dei due protagonisti strumentali di spiccata riconoscibilità), confermando la vitalità del lato “oscuro” e avant-garde di molti attori del grande, nostrano panorama jazz, e non potendosi evitare, fatte salve le referenze di cui sopra, di segnalare un ulteriore punto di guadagno dell’impegno e dell’eccellente politica di diffusione artistica della giovane e operosamente gestita label discografica e di rete.