Charm – Charm

Eccellente pianista, giovane ma già in possesso di un suo stile e di notevole personalità alla guida di un trio al suo esordio in sala di incisione. Alessandro Sgobbio ha già alle sue spalle una serie di esperienze formative di grande spessore ed un premio ampiamente meritato durante l’ultima edizione di Umbria Jazz. La sua attività si svolge prevalentemente a Parigi, dove si è trasferito da qualche anno senza però interrompere la sua attività in Italia (dove lavora anche in contesti teatrali). Il trio da lui formato alcuni anni fa con il contrabbassista Xuan Lindenmeyer ed il batterista Frederic Chapperon, entrambi tecnicamente molto dotati ed in grado di sostenere ruoli di primo piano all’interno del gruppo, rappresenta al momento il contesto più adatto al suo percorso musicale. E questo interessantissimo Charm lo dimostra in maniera compiuta attraverso il dipanarsi di una trama musicale affascinante fin dall’apertura della prima traccia Crimeeide, che segnala una formazione pianistica non comune, richiama l’accostamento a Giorgio Gaslini con cui Sgobbio ha collaborato ed anche al modello di Martial Solal , grande figura del jazz francese. Insomma la musica di Charm sfugge a qualunque etichetta e questa sembra la sua forza: ritmo e melodia, stile pianistico percussivo o lirico a seconda dei momenti, silenzi alternati ad istanti di pienezza sonora, ottimo interplay ed inserti di solo pianoforte dal tocco delicato (come in Heiland Islands). E la finale Anjalogie introdotta da un contrabbasso in veste di accorata guida ad un tema quasi sussurrato, a tratti oscuro ed improvvisamente aperto agli spazi.


Una prova davvero notevole, un trio di musicisti di qualità non comune.