Music Center – BA346 – 2014
Antonello Monni: sax tenore, sax soprano, sax alto
Giampiero Spina: chitarra
Roberto Cipelli: pianoforte
Marco Confalonieri: pianoforte
Daniele Petrosillo: contrabbasso
Tony Arco: batteria
Bob Mintzer: sax tenore
Nove brani scritti di suo pugno a suggellare il ritorno discografico dopo sei anni di Antonello Monni, sassofonista di ampie vedute e impegnato in diversi ambiti musicali, tra cui anche il jazz. Porpora, questo è il nome del nuovo lavoro, lo vede in veste di musicista, compositore e arrangiatore. Gli sono accanto una serie di musicisti di navigata esperienza e bravura a cui si aggiunge un cast di fiati composto da nove musicisti. La musica suonata spazia dal mainstream al cool allo swing, a un hard bop controllato e quieto. Monni suona con esperienza e maturità, si destreggia con movimenti sapienti che rispecchiano un retroterra culturale che denota un’accurata conoscenza del jazz post bellico e dei suoi derivati, nonché delle architetture orchestrali europee e americane contemporanee. Apre e chiude il disco omaggiando Tristano con Kind of Cool e prosegue citando, attraverso un ottimo assolo di Spina alla chitarra, Midnight Voyage di Calderazzo, qui rinominato Quello che le note non dicono. Porpora si staglia come un disco a ventaglio, offre una serie diversificata di jazz di qualità. Ognuno ne può “gustare” una parte o il tutto. Le composizioni si differenziano tra loro e possono essere vissute o ascoltate attraverso il narrato e fluviale Volo Notturno, oppure tra la sostanziale pace di Quite Night, e quella dell’allegro andante di Carnevale in Venice. Promenade in the sky è un pezzo alla “fine del disco”, esemplare nel suo essere mainstream, che apre la strada all’orchestrale Porpora. La title track è una tavolozza di colori che di volta in volta si palesano conferendo toni e umori ad una narrazione di scuola schneideriana.