Abeat Records – ABJZ129 – 2014
Bebo Ferra: chitarra
Paolino Dalla Porta: contrabbasso
Fabrizio Sferra: batteria
Children Of Africa apre ingannevolmente, sotto forma di ballad, un disco che poi si dimostra per nulla “quieto”. Anzi, andando avanti nell’ascolto si è catturati dall’atmosfera blues, sporca, mingusiana, che vi gira intorno. Ferra sforza le corde della chitarra tirandoci fuori spasimo e divertita sofferenza, per di più canticchiata e soggiogata a una ritmica d’eccellenza (Untitled). C’è anche il blues estremo, hendrixiano, alcolico e allucinato di Witch Doctor Dance, dove i pistoni di basso e batteria spingono e soffiano alle spalle di un Ferra su di giri e ispirato. E che dire del parkeriano Segment, un pezzo che si fa lacerare da trovate free e blues, che ne alterano la congeniata struttura bop. Quest’ultimo è il primo di due cover che compongono un disco formato da undici brani di cui i nove restanti sono a firma dei tre musicisti. 3 Of Visions è un lavoro da consigliare in quanto aborrisce la noia, ti tiene fermo e concentrato perché ogni brano riserva sorprese indefinite. I tre, ancorati al jazz, si lasciano andare, guidati dall’esploratore Ferra, a scorribande moderne e fantasiose che attingono con sguardo diverso alla psichedelia, First Vision; al rock, 3 Of Visions e Karma Police dei Radiohead; al pretestuoso e rurale Country; terminando poi qualche parsec più avanti nella dimensione siderale, inquietante e stralunata di Fourth Vision.