Luigi Masciari Sextet – Noise in The Box

Primo disco da leader del chitarrista Luigi Masciari, Noise in the Box è un contenitore di suoni e influenze che vanno dal jazz al funky al rock alla fusion e alla musica elettronica. È un condensato di specificità musicali che vivono tra di loro seguendo un’impercettibile linea divisoria che sapientemente Masciari ha saputo tracciare con equilibrio e conoscenza della materia (Partial Parody). Le composizioni di Masciari si adattano con successo alle caratteristiche dei suoi compagni di viaggio, che vedono nella sezione ritmica formata da Paternesi e Mencarelli un supporto indispensabile in termini di accompagnamento e invenzioni ritmiche. Poi ci sono le “trovate” solistiche di Arcelli (Ametre) al sax e di Zanisi al fender. Invece Di Meo “devasta” la tradizione e il presente con le sue incursioni al computer (What I Remember e il “liquido” B. Less), oppure dialogando nello splendido Blue Noise con il sax lontano e aggressivo di Bearzatti, a cui si sovrappone, in un contesto di ruvido blues, la voce introduttiva, da griot moderno, di Oona Rea. Over Talk vede ancora Di Meo nelle fasi iniziali creare una piattaforma di suoni che sfociano in accenni di reggae, fucilate di batteria, e magmatiche trovate di fender e sax. Tube Station s’inabissa in sonorità confinanti con fusion, blues e rock dove la chitarra di Masciari recita da protagonista districandosi con disinvoltura tra le diverse specificità. Arcelli e Bearzatti gestiscono la scena di Outbox. È un pezzo riassuntivo. Comprende appieno il pensiero compositivo e musicale di Masciari. È anche il brano che chiude un disco dai “rumori” piacevoli e dalle trame accattivanti, che mette l’ascoltatore di fronte alle infinite emozioni che la musica, tutta, può offrire.



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