Omix Records – 2014
David Pastor: tromba, flicorno, effetti
José Luis Guart: tastiere, pianoforte
Toni Pagès: batteria
Ospiti
Gemma Abriè: voce
Saphie Wells: voce
Susana Sheimann: voce
Ximo Tébar: chitarra
La condizione necessaria per dare vita a un album come Nu Tunes & Old Tunes è avere a disposizione un background musicale ampio, ricco di linguaggi e ritmi, in grado di spaziare con proprietà tra generi diversi come il jazz e la bossa nova, il funky e l’hip hop. Il disco è precisamente questo: l’esplosione – voluta, cercata e controllata – di tutta la musica che ha accompagnato la vita dei tre valenti musicisti che compongono questo potente trio, il trombettista David Pastor, il tastierista José Luis Guart e il batterista Toni Pagès. Ma serve una condizione indispensabile per portare a compimento questo principio: il rispetto per la stessa musica. E Nu-Roots utilizza questi due strumenti con elegante libertà e sicurezza, per dar vita a uno dei più efficaci dischi della attuale scena jazz spagnola.
Dopo sei anni di lavoro insieme, il trio pubblica il suo terzo album e stabilisce così in modo definitivo la personalità della band. Nel nuovo disco, infatti, Nu-Roots procede nell’esplorazione delle tante possibilità offerte dalle applicazioni dell’elettronica sulla musica, pur rimanendo estremamente legato al dettato della tradizione, una linea-guida che viene esplicitata dalla scaletta dei brani divisa, appunto, in Nu Tunes e Old Tunes.
Uno degli aspetti principali del lavoro è la genuina coerenza che il trio ha raggiunto, una sorta di peculiare personalità composta dalle sonorità elettriche, dalle declinazioni ritmiche e dal superbo suono della tromba di David Pastor. Gli effetti che aprono la prima traccia del disco, Visto desde arriba, rappresentano l’apertura al pubblico del mondo di Nu-Roots: intensi cambi di ritmo, un lavoro armonico di grande respiro e un’esposizione melodica affidata a una “voce” nitida e brillante. La combinazione di melodie accattivanti ed orecchiabili, pronte ad essere cantate, e di effetti elettronici – scratch, echi e delay – sono il tratto distintivo delle composizioni del trombettista. L’ironia è un’altra delle qualità presenti nella “cassetta degli strumenti” di Nu-Roots. La loro anima perfida e spettacolare si mostra nelle atmosfere ammiccanti che danno forma a brani come Take 15. E se i ritmi vivaci hanno un ruolo prominente grazie alle capacità tecniche e alle trovate di Toni Pagès, c’è naturalmente spazio anche per brani riflessivi come In memoriam dove José Luis Guart propone una emozionante introduzione al pianoforte, due minuti utili al tastierista per dare corpo alla sua visione estetica fine e ricercata.
Il secondo lato dell’album è dedicato a quattro fondamentali standard jazz: Aigües de Març, con i versi tradotti in catalano da Gemma Abrié, María, Blue in Green e A Night in Tunisia. I brani, scelti in maniera squisita, sono stati rivestiti con precisa intenzione dell’essenza Nu-Roots, vale a dire del metodo operativo della formazione. Pastor, Guart e Pagès hanno invitato quattro ospiti per arricchire i brani: le cantanti Gemma Abrié, Saphie Wells e Susana Sheiman e il chitarrista Ximo Tebar. Ogni collaborazione è stata pensata per conferire alla musica dettagli sofisticati e puntuali, per poter giungere con pienezza al risultato finale: l’incontro, tra il passato e il futuro della musica jazz, un “punto di fissione” chiamato Nu-Roots.
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