Auand Records – 2014
Manlio Maresca: chitarra
Giulio Scarpato: basso elettrico
Enrico Morello: batteria
All’interno del libretto di presentazione di questo lavoro trovo una affermazione forte e condivisibile quanto provocatoria: una materia sonora deforme può essere accettata solamente da colui il quale porta con sé un handicap. Il che sembrerebbe escludere dall’accettazione chi viene definito impropriamente normale. E darebbe per assunta anche la diversità della materia musicale in questione, prodotta dal trio composto da Manlio Maresca (chitarra), Giulio Scarpato (basso elettrico) ed Enrico Morello (batteria). Sono loro a comporre il gruppo Andymusic e sono da considerare tre assoluti solisti, al di là della supposta dominanza esercitata dallo strumento solista per definizione, la chitarra. Di certo quella di Maresca è ricca di spunti diversissimi, sonorità sorprendenti, riferimenti stilistici variegati. Ed è anche ruvida e graffiante per gran parte delle undici tracce, mostrando meno interesse per la melodia e maggiore tendenza a quella improvvisazione che ha formato i solisti più originali del panorama jazz degli ultimi vent’anni. E non gli sono da meno Scarpato e Morello, che in ognuno dei brani del cd sanno discostarsi dal ruolo di semplici accompagnatori assurgendo al rango di protagonisti. Indovinato il titolo del lavoro, con l’interessante contrasto di termini ed il riferimento chiaro ad un cavallo di battaglia di Thelonious Monk, brano centrale del disco in versione parecchio coraggiosa. Coraggio che non manca a questi tre bravi e creativi musicisti, autori di un lavoro davvero originale e da ascoltare con cura.