Iacoucci-Cantarano – Omaggio a Lennie Tristano

Iacoucci-Cantarano - Omaggio a Lennie Tristano

Alfa Projects – AFPCD111 – 2008




Gerardo Iacoucci: pianoforte

Stefano Cantarano: contrabbasso






Un omaggio a un grande personaggio della musica jazz non composto interamente di brani scritti dall’omaggiato é già un’operazione meritevole, perché anche solo scorrendo i titoli dei brani ci si può rendere conto di come non si sia di fronte a una “interpretazione letterale”, per usare le parole quanto mai appropriate del sempre in forma Franco Fayenz (che firma le note di copertina, per una volta non mera propaganda), ma a una vera e propria assimilazione di uno stile, fatto proprio da Iacoucci e trasfigurato nella contemporaneità. Per stare sempre con Fayenz, in tutto il disco si avverte lo stile di Tristano, la sua “maniera”. E – ma questo lo diciamo noi – questo disco é propriamente un disco manierista, laddove questo termine non ha nulla di spregiativo, ma sta solo ad indicare che non ci sono innovazioni stilistiche, non ci sono esplosioni emozioni; c’é la voglia, appunto, di omaggiare un grande maestro, cambiando leggermente il punto di vista, per non essere solo (su questo “solo” ci sarebbe, peraltro, da discutere) epigoni, ma traspositori, pur rimanendo all’interno di quella particolare poetica.


In questa operazione Iacoucci si trova perfettamente a suo agio, grazie non solo alla tecnica pianistica ineccepibile, ma anche e soprattutto grazie alla sua conoscenza del “testo” tristaniano. Iacoucci é quasi un esegeta, che reintepreta il libro/disco di Tristano attraverso proprie composizioni – indistinguibili, per il non addetto ai lavori, dalla pagina tristaniana – , eccezion fatta per Requiem e Lennie’s Pennies. Inutile aggiungere che il contrabbasso di Stefano Cantarano coglie perfettamente il feeling dell’operazione, inserendosi negli spazi lasciati vuoti dal pianoforte, a completarne le intenzioni.


Omaggio a Lennie Tristano, insomma, é un disco senza pretese, se non quella di far rivivere per un momento, oggi, la poetica tristaniana, in un omaggio composto eppure creativo ed esuberante, proprio com’era il grande maestro.