Rai Trade – TACD0113 – 2013
Tiziano Albanese: pianoforte, composizione, arrangiamenti, direzione
Armando Varriano, Alessandro Miele, Ilaria Gianfagna: primi violini
Antonella D’Andrea, Giuseppe Rossi, Antonio Varanese: secondi violini
Antonio Mastroianni, Alberto Albino: viola
Remo Ianniruberto, Manuela Tarantelli: violoncello
Gabriele Basilico: contrabbasso
Angela Tulipano: flauto
Loredana Vaccaro: clarinetto
Marco Borghetti: vibrafono, percussioni
Tecla Marcovicchio: pianoforte
Aldo Gioia: voce recitante
Opera popolare contemporanea recita il sottotitolo di Francesco, Storia di un uomo e inquadra in modo efficace quanto avviene nelle quattordici tracce, organizzate in sei quadri, del lavoro di Tiziano Albanese. Si tratta infatti di una interpretazione della vita del Santo di Assisi che unisce musica e parole, che utilizza linguaggi espressivi differenti e che, naturalmente, affonda nelle radici culturali e popolari da sempre presenti nell’immaginario collettivo.
Le melodie esposte dal pianoforte sono al centro di un’orchestrazione misurata e discreta, attenta sempre a non diventare ridondante. E, sopratutto, a tenere aperto lo spazio per la successiva narrazione. Pianoforte, orchestra e voce narrante sono ugualmente protagonisti del percorso disegnato da Tiziano Albanese sui testi realizzati da Michele D’Ambrosio e Nicola Sorella sulla preziosa fonte della Vita Prima di Tommaso da Celano. Una riflessione a più voci su una trama spirituale, come è facile immaginare, ma senza mai perdere equilibrio o andare sopra le righe.
Il senso della misura, il senso di eterea leggerezza diffuso nel tono e nelle atmosfere della musica, si riflette anche nella durata complessiva del disco – poco meno di mezz’ora – e soprattutto nell’idea di utilizzare una sintesi tra linguaggi diversi: una linea che parte dalla musica classica e sfrutta, attraverso la composizione e l’arrangiamento, le varie letterature e le differenti tradizioni. La matrice classica resta sempre primaria, ma di volta in volta, nella penna e nella concezione di Albanese si inseriscono riflessi e suggestioni provenienti dai territori musicali attraversati nel Novecento. E, in aggiunta, l’incontro tra testo scritto e partitura completa l’opera, sia nel ragionamento più ponderato e rigoroso e che nell’intenzione di trasmettere emozioni.
Francesco, Storia di un uomo segue a distanza di un anno L’invito della follia. Un lavoro per solo pianoforte – suonato in solo da Albanese o a quattro mani con Tecla Marcovicchio – e quindi diverso nella gestione, ma simile nella concezione generale e nella sintesi del racconto. Anche il disco affidato al pianoforte si compie nel corso di una mezz’ora e aggiunge una possibile lettura narrativa nei testi che accompagnano all’interno del libretto i singoli brani. Una linea coerente unisce anche l’idea di packaging scelta da Albanese per i due lavori: le confezioni, ricche e realizzate con cura, mettono in luce una possibile lettura complessiva e speculare delle due opere, in una sorta di doppio in grado di portare all’attenzione dell’ascoltatore elementi differenti ma legati in maniera intima e profonda.