AMCT – AMCT301 – 2008
Maurizio di Fulvio: chitarra
Claudio Marzolo: contrabbasso
Marco Contento: batteria
Maurizio di Fulvio è un chitarrista pescarese, già apprezzato come strumentista e arrangiatore in altri ambiti, legati specialmente alla musica “classica”: tra i personaggi con cui ha – a vario titolo – collaborato, spiccano Salvatore Sciarrino e Luciano Berio. On the way to wonderland, vede il nostro esplorare i più canonici territori della tradizione jazzistica, prendendo spunto da diversi suoi predecessori alle sei corde (non manca il jazz manouche di Reinhardt, ma neanche il lirismo di Joe Pass), pur senza tralasciare riferimenti più propri alla cultura italiana: si prenda, a titolo d’esempio, Thrilling, che mescola un po’ di pop trascinante a un certo gusto mediterraneo. Questo brano, come del resto tutti gli altri del disco, portano l’autografo del leader, che riesce a sfornare temi e giri armonici da non sottovalutare. In generale, il disco è costruito intorno a un delicato sound mainstream, pur con qualche incursione, come detto, in altri ambiti. Spazio è lasciato anche a un certo virtuosismo, ancorché soffuso e mai noioso.
I due compagni di viaggio lo scortano con intelligenza su tutti i sentieri che vuole attraversare, ma restando sempre un gradino dietro di lui. Un trio non alla pari, nei risultati, ma forse anche nelle intenzioni: fulgida protagonista è la chitarra, alla batteria e al contrabbasso non resta che il ruolo di comprimari. Purtroppo, va detto, non sempre in pienissima forma Marco Contento, che in qualche assolo non risulta brillantissimo, pur svolgendo accuratamente il ruolo di accompagnatore nella gran parte del disco.
L’ora e passa di musica che compone On the way to wonderland scorre piacevole, senza intoppi e senza sorprese, consegnando all’ascoltatore un disco ricco di promesse e con, specialmente da parte del leader, qualche momento di gran classe.