Marcin Wasilewski Trio – Spark Of Life

Marcin Wasilewski Trio - Spark Of Life

ECM Records – ECM 2400 – 2014




Marcin Wasilewski: pianoforte

Slawomir Kurkiewicz: contrabbasso

Michal Miskiewicz: batteria

ospite:

Joakim Milder: sax tenore






Quasi fossero vecchie e ormai consolidate conoscenze, le partecipazioni discografiche del trio Wasilewski–Kurkiewicz–Miskiewicz non sono in realtà che alla quarta uscita alle attenzioni internazionali ed extra-europee per l’etichetta di Monaco – apparendo peraltro già sedimentati gli innesti di un sentire e di una visone stilistica per lo più incruenta e a vocazione estetizzante.


Funzionale alchimia di metallo gentile, solido garbo, progressioni misurate e imbastiture lievi nel disegno armonico, conduce ad un’edificazione melodica e uno sviluppo narrativo che molto vivono dell’espansione verticale della composizione, non sempre nella dimensione del bassorilievo.


Brumoso e crepuscolare, il docile canto di Austin procede verso l’analoga e ulteriormente aerea Spark of life, piccola cattedrale di diafani cristalli melodici, e dalla speziata ballad a tema idiomatico su Do rycerzy do szlachty do mieszczan (Cavalieri, Nobili, Cittadini – remake della frizzante pop-song di Kasia Nosowska) si persiste nell’àmbito con la trasfigurazione increspata della hit di Sting: Message in a bottle.


Ancora, prende corpo il pathos calibrato e sottile dell’ondulante Three reflections, si serra il passo tra tensioni e fermenti in Actual proof, e declinando lungo le fluenti progressioni di Still o Sleep safe and warm il congedo degrada nelle vigorìe cantabili e serotine del concentrato e misterico Largo, e della ripresa quasi al solo piano dell’eponima, pacificante Spark of Life.


La cesellata progressione dei brani guadagna vitalità in virtù dell’oculata e intelligente tenuta (valorizzata in rilievo dall’accurata ripresa sonora) ma, in apparenza alieno dalla pulsione di propugnare fronti polemici o propellere fronde neo-estetiche, Wasilewski permane creativamente lungo una personale scia lirica, osando apparentemente poco su identificabili canoni innovativi, e facendo comunque risuonare più che in filigrana un’intima ed insieme estensiva percezione, prevalendo nel bilancio una cura degli equilibri d’insieme quale valore primario.


Strategie sinergiche e tocco interattivo sono elementi implementati dallo “Spirit of Youth” del coeso trio, così come le reciprocità d’ascolto protratte per oltre un ventennio di creatività: cotanta musicalità persiste nelle sue decantazioni sensibili, alimentandosi di una persistente freschezza di dizione, e di coerenza solida e discreta nel suo edificante cammino di ricerca e di bellezza.