ECM Records – ECM 2388 – 2015
Kenny Wheeler: flicorno
Stan Sulzmann: sax tenore
John Parricelli: chitarra
Chris Laurence: contrabbasso
Martin France: batteria
Songs For Quintet nasce prima della scomparsa di Wheeler; pochi mesi. I musicisti che hanno preso parte alla registrazione lo conoscono bene: hanno suonato con lui diverse volte e tra di loro si è formata nel corso degli anni un’empatia tale che le cinque voci risultano essere una sola. Leader e accompagnatori sono fusi in un unico e condiviso suono (The Long Waiting), quello che ha reso Wheeler riconoscibile e universale allo stesso tempo. La sua musica è andata oltre la registrazione storiografica. È diventata un capitolo fondamentale nel grande romanzo del jazz. Songs for Quintet è l’ultima pagina di quel capitolo, una sorta di sintesi che assomma la vicenda musicale e compositiva di un uomo che ha vissuto per la sua arte (Old Time). Sgombrando il campo da qualsiasi apologia sulla persona, è opportuno affermare da subito che Songs For Quintet è un gran bel disco. L’interplay tra i cinque è perfetto, così come lo è la combinazione tra acustico ed elettrico. Wheeler suona con un’intensità e lirismo da dare l’impressione che il suo flicorno non sia altro che una voce umana, sommessa e profonda. A dire il vero sembra il canto improvvisato di un uccello raro e prezioso che ad ascoltarlo ti strappa l’anima per struggimento e passione (Pretty Liddle Waltz). Songs For Quintet contiene nove composizioni scritte di suo pugno di cui due, Nonetheless e Old Time, ripresentate sotto un’altra veste. Sono perle di rara bellezza apparentemente melanconiche – è solo un marchio di fabbrica -, ma dalla consistente grammatura, identificabile, tra gli altri, nell’effervescente e ondulante (Jigsaw, nel blues di (The Long Waiting, nel marziale (Sly Eyes, o nel free di (1076 e nella riproposta dell’arioso e conclusivo Nonetheless. Un plauso va anche ai suoi partner: su tutti al sax impeccabile di Sulzman, alla superba sezione ritmica composta da Laurence e France, e alla chitarra puntuale ed equilibrata di Parricelli. Songs For Quintet merita cinque stelle: quattro al progetto e una per ricordarci quanto sia immortale la musica di Kenny Wheeler.
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