Tosky Records – TSK014 – 2015
Gianluca Lusi: sassofoni, clarinetto basso
Andrea Rea: pianoforte
Reuben Rogers: contrabbasso
Gregory Hutchinson: batteria
Equilibrata combinazione di musicisti italiani e nord americani, il quartetto guidato da Gianluca Lusi mostra una notevole compattezza di suono ed una eccellente idea di interplay nell’esposizione dei nove temi di questo Never Fault Behind The Scenes, titolo che deriva dall’ultima traccia del lavoro, composizione di Lusi così come tutte le altre del disco.
Partendo da un approccio decisamente energetico e dal ritmo alquanto sostenuto e dinamico, grazie soprattutto al notevole “drive” della batteria di Greg Hutchinson, il disco del quartetto trova una sua fase più melodica sul tempo della ballad nelle composizioni centrali (la godibilissima Bavin) per poi tornare a crescere e prendere ritmi alti, in un contesto probabilmente più familiare al sassofono di Gianluca Lusi, che su un brano davvero veloce come Isn’t A New Day mostra davvero qualità non comuni nell’esposizione del tema e nelle parti solistiche. Indubbiamente la presenza di una ritmica di livello assoluto, composta da due musicisti che hanno suonato con i grandi del jazz d’oltre oceano, gioca a favore della riuscita del disco, ma al loro fianco prende il suo spazio anche il pianoforte di Andrea Rea, sia al servizio dell’insieme che nelle pur rare parti solistiche.
I sassofoni di Lusi sono assoluti protagonisti del lavoro, rivelando lo spessore di un musicista ricco di inventiva, dalla grande tecnica e passionalità che traspare dal suo lavoro, che si chiude con il quasi “parlante” clarinetto basso delle note del brano finale, che dà il titolo all’album.