Marco Giongrandi Soares – Departures

È il suono il criterio progettuale di Departures, disco d’esordio del giovane chitarrista Marco Giongrandi che con il suo gruppo Soares, composto da Niccolò Ricci, Pietro Martinelli e Riccardo Chiaberta, ha realizzato un lavoro, stando alle premesse, che gli spalanca le porte di un brillante futuro professionale. Nel disco si muove come un marinaio con alle spalle anni di navigazione, equilibrato, mai pervasivo, saggiamente leader e gregario all’occasione, e con le idee ben chiare – questa è l’impressione che se ne ricava.

La gran parte delle composizioni, otto, sono scritte e arrangiate da lui tranne il sofisticato ed elaborato The fallings snow di Chiaberta, il modern jazz di Song for J di Martinelli e la cover, da lui rivista, di una candida e lirica Please, please, please let me get what I want degli Smiths. Departures è un disco di jazz con ampie aperture sul fronte di una musica di stampo europeo con forti componenti melodiche di natura mediterranea. È una sorta di fusione tra nord e sud dove non è essenziale il traino della ritmica swing afroamericana, qui sostituita da interposizioni melodico/armoniche che ne esaltano la liricità e cantabilità dei brani, come avviene ad esempio in Departures. Chitarra e sax tessono le trame delle singole composizioni attraverso un dialogo serrato fatto di rimandi e assolo, mai sopra le righe, che spostano sempre in avanti l’asticella melodica (Il filo dell’orizzonte). Giongrandi è al centro del quartetto, catalizza e smista i suoni dei singoli strumenti, ne controlla i dinamismi e la ritmica certificando così l’univocità della proposta sonora, a garanzia di un progetto definito e circoscritto (White sun).

La giovane e meritoria label Honolulu Records sta cercando e proponendo, attraverso i suoi artisti, nuove strade da percorrere per il jazz italiano. Departures può essere un punto di partenza.



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