Michele Polga – Little Magic

Ci sono dischi che pur non proponendo sonorità particolarmente innovative e rivoluzionarie suonano davvero bene anche nell’ambito di uno stile già delineato e talora prevedibile.


E ciò accade forse perché tali lavori sono interpretati e realizzati con convinzione, sincerità, sapienza tecnica, unità di intenti, dedizione. E con l’approccio del musicista convinto dei propri mezzi e della musica che propone. È quello che può venire in mente ascoltando il lavoro di Michele Polga, sassofonista peraltro esperto e ricco di esperienze davvero significative anche al fianco dei migliori jazzisti italiani. Un lavoro realizzato in quartetto con Paolo Birro al piano, Stefano Senni al contrabbasso, Walter Paoli alla batteria e Giulio Polga ospite in un brano. Il suono pieno e roboante del sax tenore del “leader” in primo piano a dettare il tema ed a innervare i brani di parti solistiche sempre ottimamente sostenute dalla ritmica (in bella evidenza la batteria di Paoli, musicista davvero completo e capace di sfumature molto personali). Paolo Birro, altrettanto protagonista nel dare una impronta specifica al lavoro, alterna il piano classico ed il Fender Rhodes (magnificamente incrociati nella bella introduzione del brano che dà titolo al disco Little Magic), ed è capace di regalare ad alcuni brani, sia in fase di accompagnamento che nei momenti solistici, suoni evocativi di un certo jazz d’annata piacevolmente rievocato soprattutto in certe tracce. Il sassofono di Michele Polga fa il resto, con la potenza del suo suono e con l’esperienza di quanto ha fatto in passato (apprezzabilissime le ultime due collaborazioni con Fabrizio Bosso per due lavori degli ultimi anni che hanno evidenziato una notevole sintonia fra i due artisti).