Irma Records – 2015
James Thompson: sax tenore, flauto, tastiera, basso, voce
Flavio Piscopo: percussioni, voci
Riccardo Rinaldi: percussioni elettriche
Max Paparella: organo hammond, tastiere
Pier Mingotti: basso
Teo Ciavarella: piano elettrico
Claudio Vignali: piano elettricoa
Tale of two Cities è un disco affascinante, al di là del del titolo dickensiano, perché mette insieme sound napoletano e mediterraneo con i ritmi soul, funky, neri della west coast americana. James Thompson e Flavio Piscopo sono riusciti a fondere sonorità, sotto l’egida di un funky non scontato e a tratti originale, che hanno avuto diversi e illustri precedenti nella storia della musica napoletana contemporanea. I due con carattere hanno creato composizioni in cui all’idea di partenza associano ritmi e dinamiche, fiati e percussioni, che ne caratterizzano la resa dei singoli brani aggiungendo espedienti d’ambiente (Nocturnal Conversation), e atmosfere cariche di pathos, sia in momenti di forte dinamicità che in quelli misteriosi, esotici e arabeggianti (Mediterranea Dreams).
Le voci, a metà strada tra il rap metropolitano e il recitato griot, sono gli strumenti aggiunti, rafforzano la melodia e il beat. Spesso istigano al ballo (Dwellers of the parallel world), al movimento, innestano la sequenza di accordi che dipingono di funky/soul pezzi come Full Immersion, Roy’s Thang, Still Friends e Tokyo Nights. In sintesi James Thompson e Flavio Piscopo hanno costruito un disco piacevole, ben suonato, che da allegria e che possiede, soprattutto, un anima.
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