Elias Nardi Group – Flowers of Fragility

Suoni d’altri tempi, o forse suoni fuori dal tempo e dallo spazio, evocatori di paesaggi, atmosfere, figure “altre”.


Questa l’impressione che si percepisce dalle note di questo delicato e intenso lavoro del quintetto di Elias Nardi, musicista italiano ed eccellente interprete dell’oud, il liuto orientale già conosciuto per la perizia di altri, a volte famosi, artisti. Nardi, classe 1979 e con due lavori a suo nome già realizzati, si unisce ad altri quattro musicisti, tutti di livello davvero apprezzabile, inseriti in un contesto musicale acustico e sospeso come ponte fra le diverse culture che si affacciano nel nostro paese e nella sua area geografica.


La presenza del flauto e della viola d’amore a chiavi insieme al bandoneon ed all’oud, sostenuti a tratti dal suono di un basso e senza percussioni, conferiscono al disco un’aura magica ed uno sviluppo compositivo, nelle nove tracce scritte da quasi tutti i musicisti, in perenne equilibrio fra sonorità diverse e con poche escursioni nel repertorio della musica classica. Laddove prevale un suono una subentra un’altro, a creare un incastro naturale e lieve, secondo le disposizioni individuali e di gruppo di artisti perfettamente compenetrati.


L’occasione della realizzazione di Flowers Of Fragility è un viaggio in Belgio, segnato dall’incontro con il pittore fiammingo Paul Bonduelle (autore della suggestiva copertina) e dai suoi racconti sulla prima guerra mondiale in quel paese. Origine, questi, di una visita collettiva agli sterminati cimiteri di guerra dove sono cresciuti quei fragili fiori che rappresentano le giovani vite spezzate dalla immane tragedia.


Ma lungi dall’essere una evocazione funerea, questo disco riluce di una serenità e di una intensa leggerezza che ne fanno un pezzo unico. Ed ognuno dei musicisti fa la sua parte, regalando momenti di pura magia.