Alessandro Campobasso – Unconditioned

Alessandro Campobasso - Unconditioned

Fo(u)r Edition – CD CO420 – 2015




Alessandro Campobasso: batteria

Nicola Pannarale: pianoforte

Fabrizio Savino: chitarra

Michele Maggi: contrabbasso





Alessandro Campobasso, giovane batterista e compositore che può vantare una ricca cultura jazzistica che in questo disco mostra a piene mani, ponendosi come ponte tra la cultura americana e quella di estrazione europea. Il suo è un jazz che erige le fondamenta nella struttura stessa di questa musica ma che colora con i tratti della sua personalità e tradizione culturale mediterranea. Ne viene fuori una miscela di buon jazz, “trattato” attraverso cinque pezzi originali dei sei che compongono Unconditioned. L’altro è il monolitico It never entered my mind, che Campobasso tratta con rispetto della “tradizione”, ma con piglio moderno.


Il disco è suonato in quartetto assieme a tre musicisti di sicura affidabilità che fanno parte della prestigiosa scuola pugliese. La scrittura di Campobasso è a fitte trame, per lo più colorate e solari. Lui guida senza sopraffare, pizzica i piatti, colpisce i tamburi, orientando i tempi e i modi di un disco che si presenta interessante già dalle prime note della suite Get out of here. Qui è Savino che recita inizialmente la parte del protagonista di un pezzo, d’atmosfera prima e dinamico dopo, in cui cede mano mano la gestione dei temi anche gli altri musicisti. Così Unconditioned procede sotto la pioggia di luce di Sunshower, per poi sfociare nella contemporaneità di Now I know, ed impattare contro il dinamismo di Changes. See you giunge verso il termine. È un brano spiraliforme di lunga durata con il pianoforte sugli scudi che riecheggia tradizione e modernità, avvolto dalle scoppiettanti soluzioni percussive di Campobasso. It never entered my mind chiude dolcemente un disco fascinoso e ben suonato.




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