Ada Montellanico: voce
Enrico Pieranunzi: pianoforte
Paul McCandless: sax soprano, oboe
Stefano Cantini: sax soprano
Bebo Ferra: chitarra
Pietro Ciancaglini: contrabbasso
Walter Paoli: batteria
Antonio Amanti: corno di bassetto
Idealmente legato a doppio filo a Suoni modulanti, del 2002, l’ultimo lavoro di Ada Montellanico vede al suo fianco l’instancabile collaboratore Enrico Pieranunzi. Insieme i due avevano già sfornato Danza di una ninfa, culmine del lavoro di ricerca condotto dalla cantante nel repertorio della canzone d’autore. Con Il sole di un attimo, la Montellanico si congeda da quella zona d’interesse, per tornare verso composizioni proprie, alcune delle quali riproposte proprio da Suoni modulanti, come E’ e Mi guardi intorno, entrambe riarrangiate proprio in collaborazione con il pianista.
Un cast di stelle, tra cui spicca l’eccezionale oboe di McCandless in alcuni brani, per uno dei dischi più propriamente jazzistici della cantante, che qui dà il meglio di sé anche nella scrittura dei testi, sempre profondi e intrisi di italianità. Del resto sicuramente l’attenzione ai testi è da anni una delle sue caratteristiche principali; la musica è al loro servizio, pur senza risultare mai un mero contorno statico, ma anzi incorniciandole e dandogli colore e dinamicità. Brani come L’alba di un incontro (che vede tra l’altro presente il suono antico, inusitato e affascinante del corno di bassetto di Antonio Amanti) sono piccole gemme di alta qualità, che sembrano riassumere da una parte gli stilemi espressivi del grande jazz italiano (soprattutto grazie a Pieranunzi, ma in questo specifico caso anche grazie al bell’assolo, pirotecnico ma assolutamente ben incastonato nel brano, di Bebo Ferra) e dall’altra proprio il percorso della canzone d’autore.
Il disco è intriso di malinconia, resa con eleganza dalla voce personalissima della Montellanico così come dal solido ma smussato accompagnamento di Ciancaglini, un vero esempio di eleganza.