Gianluca Lusi: sax alto, sax soprano
Luigi Masciari: chitarra
Luca Pirozzi: contrabbasso
Pietro Iodice: batteria
Pino Iodice: pianoforte
Aldo Bassi: tromba, flicorno
Se il quartetto capitanato da Gianluca Lusi e Luigi Masciari riuscirà ad entrare nel “gotha” del jazz oppure no, non ci è dato saperlo, però l’impegno ce lo stanno mettendo tutto e le basi per elaborare un percorso musicale autonomo sono state gettate e sono belle solide. Il fatto che i due siano anche autori di tutte le composizioni contenute nel disco (se si esclude una breve introduzione al pianoforte di Pino Iodice) la dice lunga sulle loro intenzioni di affrontare il mainstream moderno con il rispetto dovuto per la tradizione, senza però rifugiarsi nel comodo guscio degli standard, con la voglia di dire la propria.
Senza fare cose pirotecniche, il cd si apprezza per la compattezza e la compostezza del collettivo, per il modo di suonare sciolto e comunicativo, per la semplicità armonica, la generosità di Lusi, il tocco raffinato di Masciari, lo swing di Pietro Iodice e Luca Pirozzi.
Il quartetto non soffre mai di solitudine: a tenergli compagnia si alternano Pino Iodice (solista spumeggiante in Symposium e Ramla Bay, accompagnatore discreto in Siamo Spiacenti) e Aldo Bassi (tromba nella galoppante Giangi’s Swing e in Loving the Blues, morbido flicorno in Teneramente e Interruzioni Telefoniche, entrambe con Lusi al soprano), con contributi assai significativi.
Un “piccolo” disco che non mancherà di regalare piacevoli e ripetuti ascolti.