Nuccia – nuccia002 – 2008
Giorgio Cuscito: pianoforte, vibrafono
Guido Giacomini: contrabbasso
Alfredo Romeo: batteria
Carlo Colombo: bongo, congas
Angelo Berardi: violino
Mieko Matsushita: ukulele
Giorgio Cuscito (l’accento cade sulla u) ci porta con Exotica in un viaggio attraverso le suggestioni afro-cubane, variamente intese. Suoni, riferimenti e temi hanno come denominatore comune l’incontro del jazz con la musica di Cuba: con scelta intelligente Cuscito spazia nelle tante direzioni diverse seguite da questo connubio, da Gillespie e Ahmad Jamal alle cartoline esotiche dei film di Hollywood degli anni ’40 alla reinterpretazione di un brano celeberrimo come Love me tender.
La composizione di un quartetto dalla forte propulsione ritmica, vale a dire il trio con l’aggiunta delle percussioni, ha riferimenti importanti nelle formazioni di Ahmad Jamal ma anche in Inventions and Dimensions di Herbie Hancock. Il quartetto così composto svela in maniera immediata e funzionale le proprie intenzioni e rende incalzante e variegata l’interpretazione di ciascun brano, a prescindere dal tempo metronomico.
Per ampliare il discorso sonoro ci sono gli interventi del violino, del vibrafono e dell’ukulele. E’, in pratica, il completamento del ragionamento già proposto con i ritmi e le scelte di riferimento: Exotica si cala così nelle varie direzioni della musica rispondendo ogni volta ai vari stimoli proposti dai brani, dall’atmosfera esotica al richiamo alla swing era, dalle melodie degli standard celebri alle calde voci dei crooner. Nel corso del lavoro Cuscito percorre, più volte e nelle due direzioni, un viaggio musicale da New York a L’Avana.
E infine Witchcraft, celeberrimo nell’interpretazione di Frank Sinatra, diventa una scelta azzeccata per chiudere con una sintesi finale il lavoro. Il ritmo latino e gli standard del jazz si sposano nella versione morbida e, allo stesso tempo, sostenuta offerta da Cuscito e dai suoi musicisti.