LuPi – Everything Will Be Fine

LuPi - Everything Will Be Fine

Bunch Records – 2015





Luca Pissavini: contrabbasso, composizioni

Filippo Cozzi: sax alto

Simone Quatrana: Fender Rhodes

Andrea Quattrini: batteria, percussioni






Luca Pissavini è un artista dai molti interessi, dalla pittura alla tecnologia, ma è, prima di tutto, un bassista e compositore di jazz o di qualcosa di confinante, di assimilabile, comunque. Il quartetto LuPi (dalle iniziali di nome e cognome del leader), è composto da giovani e gagliardi strumentisti con le orecchie aperte verso forme di avant jazz con intrusioni di elementi rock più o meno duro. Nell’album si ascolta una musica che deve molto al sound spigoloso, spezzato, metropolitano di M-Base, anche se qui non si ricorre alle poliritmie, marchio di fabbrica di Steve Coleman & Co. Tutto è, infatti, squadrato e definito, con scansioni funky poderose in certi pezzi o, in altre tracce, cadenze ben marcate su tempi moderati, o ancora contrasti aperti fra la linea melodica e la libertà ritmica assegnata al percussionista, in solo continuo in alcune situazioni.


Sono otto takes di contenuto piuttosto vario, caratterizzate da un impianto, però, che permette ad ance e tastiera di aggredire e mordere i temi e le armonie con pervicacia.


È pregevole, inoltre, il sostegno consistente e compatto di basso e batteria, mentre il fender rhodes geme, sparge accordi a macchia, con suoni prolungati e riverberati dagli echi o si lancia in assoli infarciti di note. Il sassofonista, per contro, entra sempre con decisione e forza, irrompe con l’alto nel discorso generale, andando in progressiva distorsione per la tensione espressiva accumulata.


Un album non originalissimo, per il debito che Pissavini e soci pagano ai modelli di riferimento, ma sicuramente promettente per un gruppo che dovrebbe perseguire, nel prosieguo dell’attività, in sintesi, una cifra stilistica personale.