Bebo Ferra Trio – Voltage

Bebo Ferra Trio - Voltage

Intakt Records – CD 267 – 2016



Bebo Ferra: chitarre

Gianluca Di Ienno : organo Hammond, pianoforte, Fender Rhodes

Nicola Angelucci: batteria






Chitarrista fortemente militante nell’àmbito fusion, Bebo Ferra si è costruito un’identità di solista agguerrito i cui talenti, oltre a corroborare le formazioni di Paolo Fresu, hanno fiancheggiato alla pari forti identità tra cui potremmo enumerare da Enrico Rava a Danilo Rea e, sempre di profilo internazionale, da Billy Cobham a Paul McCandless.


Capace di catalizzare le lezioni (e pulsioni) linguistiche dei grandi padri del suo strumento, almeno degli ultimi sei decenni, ne ha tratto sufficiente linfa da affrancarsene per l’edificazioni dei propri sound e fraseologia, riesposti e nella sostanza confermati nell’appena edito Voltage.


Monopolista compositivo quasi per l’interezza dell’album (concedendo la firma a Di Ienno in apertura nell’equilibrato Gliders, oltre a rivisitare in souplesse la coltraniana Countdown), lungo le stanze in cui si articola il presente album, Ferra incarna la propria idea d’azione nelle ondate energetiche di Zona di transizione, tornando ad omaggiare l’ispirativa sorella nella dedicataria, setosa Adele, liberando effervescenze elettroacustiche nella dinamica La vita giovane, estendendo le citazioni al mondo (verosimilmente) mehldauano nelle ariosità liricheggianti di One for Brad, ricomponendo ogni tensione nel commiato di Small ballad.


Solida la prestazione del trio bass-less, abitato dal versatile drumming di Nicola Angelucci, dal controcanto mai debordante delle tastiere di Gianluca Di Ienno, dinamiche sponde delle correnti chitarristiche del leader, di cui ricorrono sottile sensibilità melodica e disposizione architettonica, nonché la corposità di voce, particolarmente delle corde acustiche.


Non è nelle ambizioni del progetto additare innovazioni formali, operando piuttosto una sedimentazione dei tópoi del chitarrista, alfiere di una musicalità tendenzialmente incruenta, d’aplomb pressoché sempre composto, spiccatamente disciplinato e anti-chiassoso.