Mauro Ottolini Sousaphonix – Buster Kluster

Mauro Ottolini Sousaphonix - Buster Kluster

Azzurra Music – DBP1032 – 2016




Mauro Ottolini: trombone, tromba

Vanessa Tagliabue Yorke: voce

Vincenzo Vasi: theremin, strumenti giocattolo, effetti

Roberto De Nittis: piano giocattolo

Enrico Terragnoli chitarra, banjo, podofono

Giulio Bombardieri: clarinetto

Paolo De Giuli: cornetta

Dan Kinzelman: sax tenore, flauto, clarinetto basso

Paolo Botti: viola, violino di Stroh, dobro

Danilo Gallo: contrabbasso

Zeno De Rossi: batteria





Non sono molti i musicisti, o gli artisti in uno spettro più ampio, in grado di trasportare con la propria opera chi ascolta o guarda in un altro contesto temporale e stilistico, mantenendo allo stesso tempo una assoluta credibilità, veridicità e spontaneità di intenti. Nel mondo del cantautorato, se così possiamo dire, Vinicio Capossela riesce perfettamente in queste operazioni, che non solo gli sono congeniali ma probabilmente indispensabili nella sua visione del mondo. Con lui siamo finiti su una baleniera di Melville o al centro di un antico matrimonio irpino. Con Mauro Ottolini, assoluto genio lui e tutti i suoi musicisti (in)stabili nel fantasmagorico assemblaggio dei Sousaphonix, succede la stessa cosa su altri piani. E del resto Ottolini, Vincenzo Vasi ed altri hanno collaborato fattivamente con Capossela in lavori visionari e illuminanti. Con la sua formazione, ricca di dieci funambolici musicisti (una è la voce di Vanessa Tagliabue Yorke, oltre che una voce uno strumento a sé estremamente seducente ed espressivo) pratica scorribande nel magnifico mondo del la musica di anni lontani, preferibilmente americana ma talvolta di altre origini. E la cosa funziona sempre a meraviglia, che sia in sala di registrazione o dal vivo su di un palco. In questo caso il lavoro (registrato dal vivo) si associa alle immagini di Buster Keaton, e l’inividiabile Torino Jazz Festival con l’illuminante iniziativa di Stefano Zenni fanno il resto. Composizioni originali e brani di Scott Joplin, W.C. Handy, Irving Berlin. Musica colta, leggera, spiritosa, autentica, brillante, propedeutica ad un accostamento intelligente a cose lontane e ricche di una positiva nostalgia. Come riaprire il Cotton Club e non pensare minimamente che sia una riproduzione. Mauro Ottolini mette la sua arte al servizio di chi non vuole ascoltare musica passivamente, ma utilizzarla come strumento per allargare la propria visione del mondo.