Cécile McLorin Salvant – For One To Love

Cécile McLorin Salvant - For One To Love

Mack Avenue Records – MAC1095 – 2015





Cécile McLorin Salvant: voce

Aaron Diehl: pianoforte

Paul Sikivie: contrabbasso

Lawrence Leathers: batteria






Cantante e piano trio. Semplice nella formula, acustico nei suoni. Energico e lirico nel modo più efficace possibile, capace di usare virtuosismo e tecnica con estrema musicalità, compatto nello svolgimento della sua trama, abile nel trovare le chiavi per rinnovare la tradizione tanto del format quanto delle composizioni proposte – sia nei cinque temi originali che nei sette ripresi dal grande songbook statunitense.


For One to Love è un disco di grande impatto. Suonato in modo appassionato e trascinante. La costruzione articolata dei brani e la visione complessiva del lavoro rimanda alla grande epopea del musical, colpisce per la forza degli incalzanti cambi di scena e per l’attitudine spensierata e divertita di alcuni passaggi. Allo stesso tempo, come si intuisce facilmente dal titolo, dai testi e dalla dichiarazione con cui la cantante chiude il booklet – «I only sing for those I love, I only sing for one to love, I only sing for one to love me too» – è un disco di canzoni d’amore, con tutte le implicazioni del caso. Una storia sull’amore realizzata attraverso brani originali e temi composti dalle penne più celebrate della storia del jazz e presenti in opere, film o musical come Cenerentola, West Side Story o Il mago di Oz. Brani meno frequentati nelle scelte ma non per questo meno brillanti o meno funzionali al discorso complessivo del disco o alle potenzialità della formazione.


Se si vuole ribaltare l’assunto, però, For one to love è anche un disco innamorato delle canzoni e delle possibilità comunicative intrinseche nelle canzoni. I quattro musicisti dispongono nella loro tavolozza tutti i colori utili a dare respiro alle canzoni, quelli che ci “devono” essere, quelli necessari al rispetto rigoroso e compiaciuto delle regole, e le sorprese o le variazioni. Ma il colpo arriva sempre e l’effetto viene scatenato con classe e vigore. La scelta delle soluzioni per la voce, ad esempio, viene sempre effettuata con estremo gusto all’interno dello spettro ampio delle possibilità di Cécile McLorin Salvant: dal sussurro e dal recitativo, peraltro in francese, di Le mal de vivre alle dinamiche da soprano o alle profondità del blues, l’arco viene percorso con una sicurezza, con una capacità sottile, con un’estrema velocità di passaggio da un registro all’altro. Una tale efficacia da rendere trasparente il virtuosismo e metterlo sempre al servizio del risultato. E lo stesso si può dire del trio: un “marcamento” continuo e stretto delle evoluzioni della voce, per dare veste, sostegno e accoglienza alle linee cantate, per rispondere agli scatti e rilanciare istantaneamente ogni situazione.


Cécile McLorin Salvant, Aaron Diehl, Paul Sikivie e Lawrence Leathers dimostrano una volta ancora, se ce ne fosse il bisogno, che l’enciclopedia dei brani tratti dalle commedie musicali di Broadway, il corpus complessivo delle canzoni scritte dagli autori, più o meno grandi, che normalmente associamo all’epopea storica del jazz, è cosparso di perle troppo spesso sacrificate a favore di un numero ristretto di titoli, fantastici anch’essi peraltro. La scaletta disposta in For one to love rende giustizia a questi brani e, in qualche modo, conferisce una sorta di originalità al complesso del disco anche quando il quartetto interpreta materiale firmato da altri e “presente” da tempo sugli spartiti. Tutto questo rivela l’amore per le canzoni, come si diceva sopra, ma anche la voglia di andare alla ricerca di quel ponte tra tradizione e personalità, tra la visione consueta e ormai classicizzata dell’esistente e le possibilità che sono ancora insite e possono essere rimesse al centro del quadro con prospettive rinnovate.


Come avviene ogni volta che un talento emerge con forza, come in questo caso, diventa facile leggere paragoni con i maestri più importanti o trovare qualcuno che grida al miracolo o alla rivelazione epocale. I paragoni sono a mio avviso sempre infelici, semplicemente perché nel frattempo mutano la maggior parte delle condizioni circostanti le opere e le vicende artistiche dei vari personaggi presi in esame; i miracoli andrebbero dimostrati o, quantomeno, andrebbero attesi alla prova del tempo. Fatta questa premessa, For One To Love è un disco raffinato, elegante per qualità e scelte, suonato bene e con partecipazione da quattro musicisti di alto livello. È un disco capace di offrirsi come una visione fresca, ben confezionata e solida della tradizione. McLorin Salvant, Diehl, Sikivie e Leathers sono anche in grado, nelle tracce conclusive, di spostare avanti verso l’attualità i propri riferimenti temporali e stilistici e di esporre così una personale evoluzione del linguaggio.



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