Alberto La Neve – Nemesi

Alberto La Neve - Nemesi

Manitù Records – 2016




Alberto La Neve: sax tenore, sax soprano, looping, multieffects





È sicuramente difficile sia realizzare che ascoltare un lavoro con un solo strumento, quando in particolare tale strumento è il sax. L’operazione di Alberto La Neve risulta quindi subito coraggiosa ed allo stesso tempo assai curiosa. I mezzi tecnologici più recenti permettono davvero di tutto, cambiare il suono del tuo strumento, riproporlo sovrapposto ed alternato nei tempi, alterarne i suoni con filtri ed effetti vari. I sax di La Neve vengono fuori con le loro mille espressioni in questi scarsi quaranta minuti (misura giusta) in brani che nei loro titoli evocano il mondo greco di Omero, Jules Verne, Daniel Pennac… La Neve propone una sua analisi del progetto nelle note di copertina, a noi interessa ovviamente anche l’effetto che ha sull’orecchio dell’ascoltatore. Tracce come l’introduttiva Orpheus o come la penultima Monsieur Malaussene sono particolarmente accattivanti per un suono di base ipnotico e reiterato sul quale si innestano dei percorsi solisti di sax tenore o soprano molto suggestivi, ricchi di inserti originali e brevissimi, incursioni improvvise che cambiano leggermente la rotta del percorso. Altre cose del disco, come Polyphemus e Goban, sembrano andare in altre direzioni, più sperimentali e moderne. Alla fine del percorso viene fuori la convinzione che il musicista ha voluto esprimere, con tutte le potenzialità che la tecnica moderna mette a disposizione (sapendo usarle bene… ) del suo strumento, quanto gli scaturisce dall’animo in perfetta solitudine. Presentandosi con volti diversi: perfetto solista, quartetto di fiati, piccola orchestra computerizzata, un uomo e il suo strumento in eccellente simbiosi.