Autoproduzione – 2015
Nicola Trivarelli: chitarra
Abramo Riti: tastiere
Max D’Urbano: batteria
ospiti
Manuel Trabucco: sassofoni
Nicola Di Camillo: basso elettrico
Nicola Angelucci: batteria
Lello Tiberio: chitarra
Giancarlo Alfani: chitarra
Gianfranco Continenza: chitarra
Attilio Perfetti: sassofoni
Dalle prime note di Fried Pies alle battute conclusive dell’eponima Strange Kind of blues, Nicola Trivarelli conduce il suo trio e gli ospiti coinvolti nel disco sul filo del blues. Se per la “formazione residente” il chitarrista guarda alle dinamiche dell’organ trio, gli ospiti offrono al leader la possibilità di confrontarsi con altri tre chitarristi, vale a dire Lello Tiberio, Giancarlo Alfani e Gianfranco Continenza, oltre a coinvolgere le spire melodiche di due giovani sassofonisti come Manuel Trabucco e Attilio Perfetti e la ritmica composta da Nicola Di Camillo e Nicola Angelucci, in due brani.
Sei originali – tra cui Strange Kind of blues cofirmata con Gianfranco Continenza – e altrettanti standard per riempire quasi tutto lo spazio disponibile all’interno del compact disc. Blues e sonorità elettriche: alla lezione dei grandi maestri del jazz e alla loro interpretazione del blues, il chitarrista aggiunge il personale orientamento alla grammatica della fusion. I brani si rivelano veicoli per le improvvisazioni e spazi dove confluiscono le inclinazioni assertive dei solisti. D’altronde, esclusi un paio di brani che si sviluppano in meno di quattro minuti, la durata media si posiziona intorno ai sei minuti per arrivare agli undici di There will never be another you. Veicoli esplorati in modo ampio e sempre cangiante in favore della caleidoscopica galleria di ospiti: la geometria dell’organ trio permette spazi di libertà per poter interagire con i differenti approcci dei soliti e convergere sulle traiettorie elettriche tessute da Trivarelli.