Step Two – Binari

Step Two - Binari

Abeat Records – ABJZ555 – 2016





Giovanni Benvenuti: sax tenore

Francesco Pierotti: contrabbasso







In occasione del novantesimo anniversario della nascita, nel 2016, si sono moltiplicati gli omaggi a John Coltrane. Buon ultimo, nel gennaio scorso, Roscoe Mitchell al teatro Manzoni di Milano si è prodotto con un supergruppo comprendente anche l’italiana Silvia Bolognesi. Se il sassofonista statunitense ha appena sfiorato il repertorio di Trane e questo ha costituito, quindi, un motivo concettuale di ispirazione per uno sviluppo, poi, declinato in tutt’altro verso, gli Step two, invece, si muovono in una prospettiva molto più aderente all’oggetto del tributo. Già il titolo, Binari, evoca il tracciato su cui corre il treno e si può interpretare anche come una volontà precisa da parte della coppia di seguire la “strada segnata” (come diceva De Gregori in “Bufalo Bill”, riferendosi al percorso della locomotiva).


In realtà, il duo contrabbasso-sassofono è abbastanza anomalo nel panorama jazzistico internazionale e, perciò, una qualche deviazione è pur presente nella proposta dei due giovani musicisti, se non altro nel tipo di formazione prescelto.


Benvenuti e Pierotti affrontano otto temi di Coltrane evitando accuratamente di surriscaldare l’atmosfera, allontanandosi, in questo modo, dal genere di climax perseguito dal sassofonista afroamericano, capace di immettere nella sua musica un’energia fortissima e straripante.


Il suono del tenore di Benvenuti, infatti, è terso, nitido, non va a cercare effetti particolari o eventuali rumorismi. Il fraseggio è bene articolato e nel saliscendi continuo fra le scale, non si colgono sequenze aggrovigliate o contorte. Tutto è espresso in maniera fluida e scorrevole, fornendo la sensazione di un sorvegliato relax. In un certo modo, il sassofonista senese ricorda, nel tipo di approccio al suo strumento, nel timbro e nell’eloquio, Mark Turner, il numero uno della scena americana attuale, almeno a parere di Enrico Rava.


Pierotti asseconda le evoluzioni del partner con un accompagnamento secco e stimolante o funge da seconda voce melodica, in specie con l’archetto, coprendo adeguatamente gli interstizi che rimangono liberi.


Fra le otto tracce, si segnala in particolare una versione lirica e spirituale di Dear Lord, tema bellissimo, inciso dal mistico Coltrane in più occasioni.


Binari rappresenta, a conti fatti, una sfida ardua con un autentico monumento della storia del jazz, da cui gli Step two escono più che onorevolmente.