Aki Takase / David Murray – Cherry Sakura

Aki Takase / David Murray - Cherry Sakura

Intakt Records – CD 278 – 2017



Aki Takase: pianoforte

David Murray: sax tenore, clarino basso






Profilo di non nitidissima collocazione, David Murray è veterano di sax tenore e clarinetto, originale epigono di personalità mainstream à la Coleman Hawkins, di fatto poi operante entro un diversificata area stilistica (tra cui importanti lavori di Butch Morris, Ed Blackwell, Elvin Jones e Henry Threadgill), del quale vorremmo segnalare gli incroci con Dave Burrell o Mal Waldron, oltre alla personale, notevole esperienza del David Murray quartet (per i tipi di JazzWerkstatt), conferenti adeguati titolo e motivazioni per dialogare su un terreno d’equità con la veterana nippo-germanica del free .


Non nuova a dualità con espressioni d’ancia, Aki Takase ha tracciato esperienze d’intesa con più solisti, tra cui Louis Sclavis (recuperando le proprie ascendenze nel composito Yokohama) ed un’importante maratona colemaniana in coppia con Silke Eberhard, nonché più recenti, paritari confronti con Rudi Mahall o il nostro Daniele D’Agaro.


Non nuovo nemmeno il presente duo, in effetti esordito oltre venti anni orsono con Blue Monk (Enja 1993), acclamatissima incisione nella quale l’eccentrico caposcuola era ispiratore piuttosto che autore di scrittura, carattere confermato anche in questa nuova esperienza in cui vi è un unico momento a firma monkiana (Let’s cool one), lasciando la condivisione autoriale ai due ritrovati partner e collocando il grande patriarca entro una dimensione alquanto “parentetica”.


Potrà relativamente sorprendere come il dialogo non riesca improntato a morfologie strettamente free, quanto piuttosto d’ampio respiro idiomatico: esordendo nel solenne lirismo dell’eponima Cherry Sakura, transitando dalle più frementi sincopi di A very long letter verso plaghe assai più intimistiche come Nobuko, per congedarsi nell’atmosfera densa di A long march for freedom, s’avverte come l’intesa generi un multiforme quanto ampio terreno di comune incontro, che non implica abdicazioni di stile quanto rinnovata tessitura d’interscambio: da queste cangianti basi strutturali non tardano ad emergere le individuali esternazioni solistiche, essendo l’andamento infittito dall’inventiva energica delle ance di Murray, laddove gli apporti di Takase conferiscono piuttosto complessità armonica e severe inflessioni ritmiche.


Comunicazione costruttiva d’elevato profilo, nelle cui premesse viene enfatizzato il valore dei riti di passaggio della media età (ma il riferimento non è strettamente personale), e che nell’azzardo contenuto quanto nella sicurezza espressiva dell’incontro avvalora il concetto portante (e sintesi del lavoro) secondo cui “la maturità è tutto”.



Link correlato: intaktrec.bandcamp.com/album/cherry-sakura