Mara De Mutiis – The men I love

Mara De Mutiis - The men I love

Koiné / Dodicilune Dischi – KNE 023 – 2016



Mara De Mutiis: voce

Antonio Ciacca: pianoforte

Jerry Weldon: sax tenore

Lucio Ferrara: chitarra

Mike Karn: contrabbasso

Aaron Kimmel: batteria






Album che trova gestazione durante l’incontro della cantante a New York con conterranei musicisti ormai da tempo radicati nella metropoli, che da una ripresa collettiva ed informale di alcune grandi songs di repertorio ha tratto motivazione a licenziare un proprio album, ma più propriamente un affettuoso tributo agli Autori, quegli «uomini fortemente amati che ne hanno accompagnato il cammino musicale.»


Così s’approntava un quintetto guidato dal pianista Antonio Ciacca, d’anagrafe germano-italo-statunitense, integrato con musicisti d’oltre-Atlantico del tutto calibrati con il sedimentato talento dei confratelli nostrani, ed il risultante The men I love espone un assortito carnet di firme, tra cui i Gershwin brothers e il non scontato omaggio a Clifford Brown, il cui genetliaco ricorreva nel giorno dell’incisione, effettuata presso il Tedesco Recording Studios a Paramus.


De Mutiis vi conduce una inappuntabile performance di maniera, che palesa vasta assimilazione di repertorio e modi interpretativi, abile ad incorporare anche forti venature “black” nel proprio bouquet vocale, sostenuta da un’agguerrita band di rodato mestiere, ma non vorremmo sminuire l’apporto di alcuno dei partecipanti all’operazione nel voler conferire speciale e primario ruolo proprio al patrimonio qui omaggiato e vivificato: senza dichiarare apporti innovativi, appunto e come da programma, si anima una profonda valorizzazione del corpus e dei tratti di lunghissimo respiro del songbook degli standard, il cui carattere sembra persistere anche oltre le preziosità melodiche, ben lungi dall’essersi esaurite nonostante le ormai innumerevoli (e non sempre adeguate) incarnazioni vocali e/o strumentali, ed è in esso che vogliamo identificare un enorme (e sempre ispirativo) co-protagonista.