Foto: Roberta Guzzetti
Andrej Hermlin & Swing Dance Orchestra & The Skylarks – Swing in aeroporto
Hangar dell’aeroporto di Linate, Milano, 24.9.2009
Iris Romen, David Rose: voce
Andrej Hermlin: pianoforte
Michael Wirth: batteria
Dirk Schelenz: chitarra
Michael Waterstradt: basso
Frank Bach, Gregoire Peters, Finn Wiesner, Raymond Merkel: sassofoni, clarinetto
Jörg von Nolting, Smijon Barlas, Achim Rothe, Stefan Katzenbeier, Simon Harrer, Lars Juling: tromba
A volte un concerto può (disgraziamente per certi versi) trasformarsi in un puro evento sociale, conservando ben poco appeal per chi cerca un certo approccio alla musica – questo sia detto con buona pace di tutti coloro che apprezzano i puri eventi sociali. Dobbiamo dire che nel caso in questione certo ce lo si poteva aspettare, quindi chiuderemo qui le considerazioni generali in proposito, e passeremo a parlare della serata di chiusura del festival MiTo a Milano per come è andata.
Dal punto di vista del pubblico e dell’organizzazione, certamente un successo. Oltre mille persone erano presenti nella location d’eccezione costituita dall’Hangar dell’aeroporto di Linate, e difficilmente si può pesare a un posto più suggestivo per ascoltare musica swing, soprattutto se si addobba il tutto con tavolini a lume di candela, pista da ballo e fiore in omaggio alle gentili spettatrici. Condite il tutto con un gruppo (sicuramente molto capace) che esegue intramontabili evergreen come One O’Clock Jump, Moonlight Serenade, Chattanooga Choo Choo, metteteci il sindaco di Milano Letizia Moratti seduta a un tavolo e avrete tutto quello che la serata conclusiva del MiTo vi ha offerto; difficile anzi desiderare di più.
Per chi poi si interessi anche di musica, dobbiamo però dire che in realtà cogliere l’abilità del gruppo non si è rivelata impresa facile, visti gli (innegabili e insuperabili, per carità) problemi di acustica che un posto come un hangar può riservare. Andrej Hermlin, per quanto abbiamo potuto capire, è un perfetto “ricreatore” di atmosfere anni ’30 (molti lo definirebbero un clone, ma bisogna dire che Hermlin è più vicino ad un efficiente impiegato), cosa che non ha quell’accento negativo che molti accaniti combattenti per la creatività e l’innovazione sempre e comunque vorrebbero attribuirgli. Un’ora in compagnia della sua orchestra è più che piacevole, un tuffo nel passato ben construito e soprattutto (cosa normalmente e notoriamente difficile da ottenere in operazioni del genere) lontano dall’essere kitsch anche solo per un momento; il tutto è fatto all’insegna del divertire e del divertirsi, e ci si riesce perfettamente.
In conclusione auguriamo agli organizzatori del festival MiTo “cento di questi Festival” – e anche di questi eventi, anche se noi personalmente abbiamo preferito altri momenti dell’impressionante cartellone 2009 di MiTo Settembre Musica.