Patrizia Scascitelli – Open Window

Patrizia Scascitelli - Open Window

Piloo Recors – PRCD 002 – 2009




Patrizia Scascitelli: pianoforte

Jim Seeley: flicorno, tromba

Jamie Baum: flauto, flauto contralto

Clarence Banks: trombone

Bob Bowen: contrabbasso

Sylvia Cuenca: batteria

Ada Rovatti: sax tenore, sax soprano

Michelle Marie: chitarra elettrica








Una percentuale stupefacente di musiciste prende parte a Open Window, e la cosa ci piace: cinque musiciste contro tre musicisti. A capitanare questo nesemble c’è la pirotecnica pianista (italiana, ma da tempo residente a New York) Patrizia Scascitelli, che rivela interessanti doti sia nell’approccio al proprio strumento (filtrato attraverso i grandi degli 88 tasti della contemporaneità jazzistica) sia nella scrittura dei brani, che pur rimanendo ancorati ad un solido post-bop e hard-bop strizzano l’occhio anche ad andamenti più concisi e attuali (si prendano certi passaggi – a livello timbrico – di “Path for Peace” per averne un esempio). Notevole anche la scelta di aprire il disco con due suite, Open Window e Conversation with Mike, dove la prima si rivela infine essere probabilmente il brano più riuscito dell’intero lavoro, sia a livello di scrittura sia a livello di inventiva nei singoli soli. Eccellente l’intesa tra i musicisti, sia quando la necessità di mettere in risalto assoli o passaggi all’unisono degli strumenti a fiato richiede alla sezione ritmica di abbassare il tiro, sia quando è il pianoforte di Patrizia a reggere una situazione quasi da trio, nelle quali emerge la spigliatezza di Bob Brown nel sottolineare e nel dialogare con gli altri musicisti.


Open Window è un disco che non può stancare, proprio grazie all’indiscutibile charme ritmico dei brani e all’abilità dei musicisti nel sostenere le proprie parti. Brillante è anche, come si accennava sopra, la scrittura stessa dei brani, che pur senza aprire nuovi orizzonti risulta accattivante e trascinante: se questi sono i risultati musicali e artistici del meltin’ pot italo-americano, non ci resta che sperare in contaminazioni più frequenti.