Andrea Lombardini – Diminuendo

Andrea Lombardini - Diminuendo

CamJazz – 2016





Andrea Lombardini: liuto colascione, basso elettrico

Michel Godard: serpentone, tuba

Emanuele Maniscalco: pianoforte, batteria






Andrea Lombardini, bassista di larghe vedute e dalle innumerevoli collaborazioni, ha pubblicato il suo primo progetto solista intitolato Diminuendo. Le delicate note di copertina sono della poetessa Chandra L. Candiani. In questo disco suona oltre al basso elettrico, il liuto colascione. Il francese Michel Godard il serpentone e la tuba, mentre Emanuele Maniscalco avvicenda la sua arte tra batteria e pianoforte.


Diminuendo è, in verità, una composizione poetica dove le liriche si stemperano nei diversi colori dei suoni. L’atmosfera che lo pervade ha un che di ovattato che si adagia sulle parole di una favolistica antica (Balulalow). La rotondità del suono accentua l’aurea intimista e melodica del disco (Black on Grey). Si ha l’impressione di un qualcosa che arrivi da lontano, di soppiatto, e come le liriche di una poesia fa vibrare le carni e colpisce direttamente il cuore. La musica di Lombardini, la sua scrittura, ha un solo obiettivo: quello di scovare e rappresentare la bellezza attraverso i generi musicali. Diminuendo non è un disco ascrivibile esclusivamente al jazz (Disclosed) o all’avanguardia, ma ci sono altre forme che sono state adottate quali la musica antica, il folk e la contemporanea. Diminuendo è lo specchio della personalità artistica del bassista, racchiude e sintetizza le sue esperienze e la sua cultura, il suo essere virtuoso e trasversale ai generi. Feed the Birds, come un autoritratto, vuole essere nello stesso tempo il brano cardine del progetto e la trasposizione fisica della poetica emozionale e narrativa di un musicista che ha svelato la sua anima.




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