Firehouse 12 records – 2016
Ingrid Laubrock: sax tenore, sax alto
Tim Berne: sax alto
Dan Peck: tuba
Ben Gerstein: trombone
Tom Rainey: batteria
Occupandoci con ciclicità ormai regolare della giovane e talentuosa vedette sassofonistica dell’area free, appare pleonastico far rilevare la moltitudine di partecipazioni discografiche e concertistiche (spesso da co-leader) di Ingrid Laubrock, i cui crediti sono stati ampiamente validati sul campo se entro le sue orbite può captare più o meno giovani astri del nuovo jazz, e così sembra essere per l’ennesima neo-formazione segnata dalla estensiva guest-starring di Tim Berne.
Spendendosi anche al medesimo strumento dell’illustre confratello, il sax contralto da ella non particolarmente coltivato rispetto alla doppietta tenore/soprano, s’avviano dei testa-a-testa paritari e per lo più divergenti, come opportunamente centrifuga è la “disciplina” dei due ponderosi ottoni della band.
Sostenuto con calzante efficacia dalla versatile e agile batteria del sempre tonico e pronto partner Tom Rainey, il quintetto (che non si fonda su altro che una funzionale brass-section) inscena un apparato sonoro efficace nel dar forma ai segni della leader-inter-pares, particolarmente alacre nelle sue mimesi animalesche o tutti quei tratti propri, fino ai tic, apparentemente destrutturati, convergenti verso uno stile solistico ormai complesso e caratterizzato.
Pittoreschi i titoli, da Any Breathing Organism e Homo Diluvii a Hypnic Jerk, che nel complesso esplicitano coerenza tematica con i correlati musicali, segnati da pervasive logiche compositive, i cui parametri non sono estranei alle frange più speculative del free contemporaneo (non casuali le ricorrenti frequentazioni braxtoniane, di spicco tra le altre, della titolare): Ubatuba palesa insomma un rinnovato palinsesto delle visioni e strategie “peculiarmente jazz” (se così si può argomentare) della giovane ma ormai gallonata Laubrock e delle sue ali stilistiche di riferimento.