CAM Jazz – CAMJ 3318-2 – 2017
Jacopo Ferrazza: contrabbasso
Stefano Carbonelli: chitarra
Valerio Vantaggio: batteria
Come d’abitudine per i dischi presentati da CAM Jazz, un lavoro di spessore che non dà mai la sensazione del ripetitivo o del già sentito. E come in altre occasioni anche qui c’è l’opportunità di ascoltare musicisti italiani giovani e portatori di nuove idee e progetti interessanti. Jacopo Ferrazza, artista della generazione proveniente dalla seconda metà degli anni 80, con una solida formazione alle spalle fatta di numerose collaborazioni, si presenta qui alla sua prima prova da solista, cosa che recentemente per i giovani contrabbassisti si ripete abbastanza spesso, ed è un gran beneg. Ed è un dato interessante, per come quasi sempre l’approccio compostitivo risulta tutt’altro che scontato e spesso foriero di sviluppo molto interessanti. Grazie alla precisa collaborazione di Valerio Vantaggio alla batteria, e soprattutto al ruolo di Stefano Carbonelli, chitarrista dotato a quanto sembra di una sua peculiare identità. La chitarra prende spesso il ruolo di solista principe nei nove brani di Rebirth, ed è ovvio lo faccia, in una combinazione di gruppo così canonicamente ristretta. Se la cava in modo egregio, con gran personalità ed in efficace interplay con il resto del trio. Mentre il leader del progetto tesse le sue trame con affascinante discrezione ed a sua volta diventa solista. Un lavoro dalle luci basse ed attenuate ma mai noioso, anzi sempre capace di un tratto particolare in ognuno dei suoi brani.