A.MA Records – AMC010 – 2017
Francesca Sortino: voce
Roberto Rossi: trombone, arrangiamenti
Francesco D’errico: elettroacustica
Pietro Lussu: pianoforte, Fender Rhodes
Alberto Parmegiani; chitarre
Luca Bulgarelli: basso
Vincenzo Florio: basso
Robert Bonisolo:sax tenore
Enzo Bacco: sax tenore
Adelaide Vitelli, Valentina Ruggero, Samantha Sessa, Gabriel Lynk: voce
Be Black, più che Be Free, potrebbe essere il titolo alternativo di questo ultimo progetto di Francesca Sortino. La cantante è affiancata da un cast di musicisti di prim’ordine e la sezione fiati è arrangiata da Roberto Rossi. BeFree è un disco dal forte accento ritmico e il beat è la componente essenziale e vitale. C’è di curioso che manca la batteria e la percussività è affidata alla voce della Sortino, ad accorgimenti elettronici e al suono degli strumenti acustici. Si parte dal jazz per poi allargarsi e spingersi indietro a sonorità black di chiara matrice americana, a metà strada tra una dance di classe e un funky jazz studiato e di qualità. Gli stessi musicisti che la Sortino “usa” possiedono un’anima soul che contribuisce a dare calore e colore ai singoli pezzi. Il trombone garantisce un suono ampio, solare e arioso. La chitarra è li con giri funky preziosi e D’Errico s’industria con l’elettronica. Le partiture scritte appartengono per la gran parte alla cantante, mentre i testi sono presi, alcuni, in prestito dal poeta afroamericano Langston Hughes e cantati in Good Girl, nel ritmato Children’s rhyme e in Let the rain; altri sono di Cristiano Prunas, Al Jarreau, Kurt Elling e della stessa Sortino. Suggestiva la cover di Little sunflower di Hubbard con il coro di voci che ammaliano il tema del brano. Soul in the kitchen si dipana su una sequenza slow fatta di suoni e parole che sfociano in Let your soul stand cool. Be Free è un disco che affascina e diverte, con i suoi ritmi semplici e diretti, ma di complessa stesura, dove la Sortino riesce con successo a ricondurre in forma di canto e ballo pezzi come La nevada di Gil Evans, ricucito a dovere da Bonisolo e Lussu; Resolution di Coltrane, funkyzzato a colpi di hip hop e skat; e il conclusivo e originale Outro che sta li a confermare quanto sia nera e pregna di soul l’anima musicale della Sortino.
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