Marco Colonna – Rahsaan

Marco Colonna - Rahsaan

Autoproduzione – 2017




Marco Colonna: sax baritono, clarinetto basso, clarinetto

Eugenio Colombo: sax alto, sax soprano, flauto

Ettore Fioravanti: batteria, percussioni






Marco Colonna è uno dei musicisti italiani più progettuali, capace di impegnarsi in parecchie situazioni, dal solo al duo, dal trio al quintetto, sempre cercando di tracciare un percorso artistico coerente ed onesto. Dal rifiuto della parola “avanguardia”, termine che gli evoca lo schieramento di un drappello di militari, il polistrumentista romano passa alla rivendicazione di una attività di ricerca che identifica con un tentativo di sintesi fra generi diversi, condotta con sensibilità e studio serio delle fonti.


Rahsaan è l’ultimo disco di Colonna ed è registrato insieme a due pilastri del jazz italiano, Eugenio Colombo ed Ettore Fioravanti. L’album è dedicato a Roland Kirk, figura mitica di sassofonista, non solo, dalla tecnica travolgente, spesso confinato, da certa critica poco avveduta, nell’ambito dei fenomeni da baraccone e non fra i personaggi di spicco, gli innovatori, fra quelli che contano davvero nella storia della musica afroamericana. Il trio affronta il repertorio di Kirk con un atteggiamento archeologico, se così si può dire, scavando all’interno delle composizioni per isolare alcuni elementi portanti su cui costruire un discorso nuovo, espresso con un linguaggio avanzato. È il senso del blues il collante fra l’antico e il moderno, una cerniera solida adatta a collegare temi intrisi nel gospel o nel soul e divagazioni direzionate verso la new thing, il free. L’omaggio a Rahsaan è opera di tre improvvisatori provvisti di una concezione del jazz molto libera, aperta. La rilettura di determinati brani, resi famosi dal grande autore cieco dall’infanzia, perciò, risente inevitabilmente dal tipo di personalità forgiata nell’humus del suono contemporaneo propria del trio protagonista dell’incisione.


Il contrappunto fra i due strumenti a fiato, poi, è una delle carte vincenti dell’operazione. Il dialogo fra flauto e clarinetto basso, fra sax soprano e sax baritono o fra flauto alto e basso si snoda disegnando paesaggi differenti, partendo da lontano, dai primordi, dalle origini del jazz, per protendersi fino all’attualità. Per connotare ancor più chiaramente la timbrica del gruppo in certi casi Colombo e Colonna suonano in simultanea due sassofoni, come ulteriore tributo allo stile del virtuoso di Columbus. Fioravanti, da parte sua, assicura un sostegno ritmico adeguato alle evoluzioni solistiche dei due partners con un idioma vicino a quello dei capiscuola neri degli anni sessanta-settanta, da Ed Blackwell a Billy Higgins.


Il disco contiene un certo numero di pezzi di Kirk, ma pure alcuni motivi a firma dei due italiani ispirati al mondo visionario del pluristrumentista già collaboratore di Charlie Mingus.


Rahsaan, in conclusione, è un altro capitolo importante nella discografia di Marco Colonna, un musicista che ha la prerogativa di considerare l’esperienza artistica in stretto collegamento con uno sguardo critico sulla realtà sociale, consapevole dei valori della tradizione e attentissimo, per principio, a non ripetersi mai.



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