Caligola Records – Caligola 2229 – 2017
Baba Sissoko: voce, ngoni, tama, timbales
Alessandro De Marino: clarinetto, tastiere
Angelo Napoli: chitarra elettrica
Erick Jano: basso elettrico
Kalifa Kone: batteria
ospiti:
Domenico Canale, Fabrizio Canale: armonica
Sette blues composti da Baba Sissoko costituiscono Mediterranean Blues: un disco dal vivo dove il polistrumentista maliano offre la sua sintesi tra blues e ritmi africani, una sintesi solida, sincera e trascinante. Sette brani che raccontano storie – come afferma lo stesso Sissoko nelle note di presentazione del disco – che guardano ai sentimenti e ai pensieri delle persone. Il Mediterraneo come punto di incontro tra culture diverse: il riferimento operato da Sissoko è, allo stesso tempo, geografico e spirituale e mette in evidenza come il mare possa essere un vero e proprio ponte per il dialogo tra le popolazioni che si affacciano sulle sue sponde. Il passo del blues diventa a suo modo un punto di incontro tra musicisti, una struttura basilare e fondamentale per potersi aprire verso l’altro e costruire insieme un percorso espressivo.
In questo modo, nel corso del disco, tra lunghi assolo e passaggi affidati al collettivo, ritroviamo molti degli elementi che hanno innervato la musica della seconda parte del Novecento. I brani di Sissoko rimandano al blues statunitense e alla stagione dell’afrobeat, alla raffinatezza ritmica della musica del Mali e alle tante derivazioni folkloriche incontrate sui palchi e nei dischi. Un lavoro estremamente trasparente, coerente con le sue premesse di partenza, radicato nel senso della Storia. Sissoko conosce bene il valore della tradizione delle sue origini musicali e propone i suoi interventi personali senza tradirle: il materiale è trattato con profondo rispetto e, quando si aggiungono nuovi spunti, questi vanno aggiunti in totale continuità con l’esistente.
E nei suoi settanta minuti di musica, Mediterranean Blues evidenzia tutto questo sulle seducenti note del blues. Un turbine musicale senza pause che ci porta dalle coste del Mediterraneo a Bamako passando per le rotte seguite delle carovane nomadi attraverso il Sahel, come sembrano suggerire i titoli di alcuni brani – l’omonimo brano di apertura, il quarto brano Sahel Blues e i conclusivi Bamako Blues e Nomad Blues.
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