Hobby Horse – Helm

Hobby Horse - Helm

CD: Auand Records – AU9069 – 2018
LP: Rous Records – Rous002 – 2018





Dan Kinzelman: sax tenore, clarinetti, electronics, voce

Joe Rehmer: basso, electronics, voce

Stefano Tamborrino: batteria, electronics, voce





Di forte fascino questo ultimo progetto degli Hobby Horse. Un disco, c’è anche il vinile, dove prevale un forte orientamento timbrico e ritmico (Helm). Entrambi sono caratterizzanti e pressoché identificativi di un gruppo che usa l’elettronica per allargare spazi e densità sonora muovendosi tra il jazz, il rock e l’avanguardia siderale. L’uso della voce poi da un senso di straniamento iperuranico incastrata com’è tra le maglie elettriche dei programmatori e le compressioni atmosferiche del basso. Sei pezzi originali che creano un’unica atmosfera sintetica e programmaticamente rumorosa, al cui interno si ritagliano spazi e dimensioni i ritmi latini di Salsa Caliente, le allucinazioni ritmiche di The Go Round, le suggestive melodie di Cascade o le liriche appassionate e d’antan di Buckle. A rompere il trend è il polifonico vocalese della cover di Robert Wyatt, Born Again Cretin. Lo spazio siderale ritorna con il glaciale Amundsen, amplificazione ossessiva di silenzi infiniti. È il prologo immaginifico di Evidently Chickentown, cover artificiale e paranoica di John Cooper Clarke. Consigliato!



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