Mino Lanzieri – Endless

Mino Lanzieri - Endless

Filibusta Records – FR1715 – 2017





Mino Lanzieri: chitarra

Reuben Rogers: contrabbasso

Gene Jackson: batteria








Un veloce segnale di intesa tra i musicisti e si parte. Le voci captate dai microfoni, un attimo prima di iniziare a suonare, ci portano immediatamente dentro il flusso sonoro di Endless, il nuovo disco di Mino Lanzieri. Otto tracce registrate in trio con garbo e sicurezza costituiscono la scaletta di un lavoro di stampo mainstream e capace di affrontare diverse sfaccettature della chitarra jazz. Lanzieri convoca due musicisti esperti come Reuben Rogers e Gene Jackson per dare corpo ad una visione estetica definita e collocata in maniera inequivocabile nell’alveo del jazz. Nell’ottica del chitarrista, lo sguardo alla tradizione e l’aderenza al linguaggio, però, non sono mai fini a sé stessi: sono la chiave per dialogare tanto con i suoi compagni di avventura quanto con l’ascoltatore, una possibilità di esprimersi con fluidità secondo coordinate palesi e dichiarate.


Tre brani portano la firma del chitarrista e Ting for Ray è una composizione di Reuben Rogers: a queste tracce, si aggiungono una versione rilassata di Fee-Fi-Fo-Fum di Wayne Shorter, il tradizionale Oh Shenandoah rivisitato in chiave acustica, la morbida The things we did last summer di Jule Styne. Infine, Lanzieri riprende la chitarra acustica per l’intima esecuzione in solo di Playing love, brano firmato da Ennio Morricone. I brani originali sono concepiti su tempi medi con atmosfere di volta in volta differenti: più incalzante Endless, la traccia che da il titolo all’album; riflessiva e, al tempo stesso, arzigogolata Media Luz; il brano di apertura, Unconventional mind, si presenta con un tema scattante e dai rimandi morbidamente latin.


Una scaletta ben articolata alterna in modo fluido gli scenari musicali e mette a fuoco, così, le intenzioni di Lanzieri: la scelta di misurarsi con il terreno della tradizione con rispetto e con carattere, l’attenzione sempre desta a mantenere vivido l’andamento del disco. Endless mantiene le premesse di partenza: i tre vanno sempre dritti al nocciolo dei brani e, senza perdersi in fronzoli inutili, confezionano un disco suonato con convinzione e misura.



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