Stichting Wig – Wig28 – 2018
Ab Baars: sax tenore, clarinetto, shakuhachi
Ig Henneman: viola
Canzoni di Primavera è il nuovo disco in duo realizzato da Ab Baars e Ig Henneman. Le suggestioni letterarie e musicali della primavera diventano il punto di partenza di un incontro timbrico libero e senza rete. I due musicisti, infatti, riportano sotto il titolo di ciascun brano, l’ispirazione da cui hanno mosso i passi nella concezione delle atmosfere e dei temi: si va da Messiaen a Schubert, da Emily Dickinson a William Blake. Il disco segue l’analogo Autumn Songs del 2013.
Come si diceva già in occasione del concerto tenuto a Giulianova, la lunga e reciproca complicità diventa una chiave per rinnovare continuamente il confronto con la dimensione informale e destrutturata proposta dal duo e, di conseguenza, trovare nuovi stimoli per portare sempre nuovi elementi alle connessioni possibili per il dialogo, sia quando vira verso la consonanza delle linee che quando provoca incontri più stridenti. Cellule sonore, frammenti, linee intense e ipnotiche, passaggi rilassati e melodici, riflessioni minimali ed intime: il duo propone un flusso emotivo che avvince e sorprende, mantiene la tensione e catturare l’attenzione dell’ascoltatore. Come nota Stef Gijssels nel testo presente nel booklet, il duo espande in maniera esponenziale le possibilità presenti nei temi per poi applicare di nuovo lo stesso processo al risultato ottenuto: una dimensione combinatoria che esalta ogni sfaccettatura dei brani e che riporta anche nella registrazione il senso aleatorio connaturato nell’interpretazione e nella sfera espressiva del duo.
Le Canzoni di Primavera di Ab Baars e Ig Henneman rappresentano una strada per andare oltre i generi e i linguaggi: libertà formale e attenzione al dialogo, rispetto e ascolto reciproco. La ricerca di possibilità espressive non convenzionali passa anche attraverso l’incontro con gli stilemi delle improvvisazioni e le soluzioni già incontrate: le sintesi operate da Baars e Henneman mantengono sempre alta la qualità e la tensione del lavoro. In questo modo, il dialogo aperto tra i due musicisti si riflette anche nei confronti degli ascoltatori e rendono l’ascolto del disco un’esperienza coinvolgente: un’intepretazione solida e sempre in movimento che rende attrattivo il percorso radicale scelto dal duo e veicola con animo sicuro il senso di un racconto emotivo coerente e senza compromessi.
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